Nel salutare il miglioramento delle condizioni post operatorie di Giorgio Napolitano, e limitandomi alla sua condotta presidenziale del 2013 (senza considerare, cioè, quel che accadde nell'autunno del 2011), mi sembra opportuno riconoscerne i demeriti in rapporto ai meriti dell'attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Là dove Napolitano forzò il partito di maggioranza relativa, il PD - partito avente alla Camera dei deputati una maggioranza schiacciante in forza di un premio di maggioranza dichiarato poi incostituzionale e purtuttavia, per un'intera legislatura, operante -, ad allearsi con il centrodestra Berlusconi, (e fu questa, in sostanza, la condizione sine qua non per la quale Napolitano accettò di essere rieletto per un secondo, deprecabile, mandato), Mattarella invece sta seguendo, rispettosamente, la prammatica istituzionale, senza forzare la mano di alcun contendente, senza - almeno per il momento - fare alcuna pressione, prendendosi tutto il tempo necessario e non servendosi di fantomatiche impellenze economiche e internazionali, e non trattando da zimbello il segretario del partito di maggioranza relativa, come in fondo fu trattato Bersani, all'epoca già frastornato di suo come un pugile capace di prendersi a pugni da solo.
In breve - e anche se il convalescente ha mangiato non credo gli si rovinerà la digestione -, si può sostenere che, in quei frangenti post elettorali sopra ricordati, Napolitano ebbe una condotta scorretta e tendenziosa, mentre Mattarella per ora no, agisce senza abusare dei suoi poteri - e anche se tutto questo non cambia nella sostanza la velleità politica generale, non mi sembra ozioso riconoscere chi sa assolvere, in modo rigoroso e irreprensibile, da vero arbitro, le funzioni del mandato che ricopre, e chi invece arbitro non fu, bensì allenatore (in tribuna) che si incaricò di indirizzare la squadra di governo, presieduta da Letta prima e Renzi poi, bella roba, sì.
2 commenti:
mi dispiace ma mi sa che mi tocca contraddirti*: l'unica differenza che vedo io è che napolitano aveva ordini superiori e mattarella - per ora - non ne ha.
* e chissenefrega, dirai tu; e anzi lo dico anch'io
Non dispiacerti perché a me piace il contraddittorio.
Ho accennato infatti, alla diversa congiuntura, che non per questo assolve anzi aggrava le scelte allora operate.
E il plauso a Mattarella si limita, per il momento alla condotta presente.
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