lunedì 20 gennaio 2020

Le braci della consuetudine

Mi sento in imbarazzo per il tasso generale d'intelligenza umana che fluisce nel mondo, la mia compresa, beninteso. Un'intelligenza incapace di dare ordine, di armonizzare, di diffondere benessere anziché malessere nelle varie corti del mondo. Io mi rifiuto di credere, nonostante le statistiche pinkeriane cognitiviste, che il mondo oggi sia il migliore dei mondi possibili. Mi rifiuto e mi attacco al cazzo, certamente, mica ho studiato tanto l'argomento, lo dico perché sono convinto che maggiore è la conoscenza e maggiore la colpevolezza, perché non esiste leggere, semestre dopo semestre, queste classifiche della vergogna, quelle del tutto e del niente - e non fare niente, ammazzare il tempio, per esempio, oppure: smettere il moto a luogo; adombrarsi; ridere per partito preso; titillarsi i genitali a piacimento; grattarsi le orecchie con i mignoli altrui; soffiare; salutare le sole; allevarsi senza antibiotici negli ultimi quattro mesi e poi affettarsi, come prosciutti cotti di carne nazionale; dipingere per finta le nuvole in cielo tanto ci credono; e poi basta, ché il troppo stroppia.
E se qualcuno dicesse: «Eh, ma pensa che fortunato sei a vivere qui e ora, anziché là e ieri», risponderei che vivo qui e ora e se non posso cambiare lo stato di cose presente, figuriamoci se potevo cambiare lo stato di cose passate: per questo studiare storia aiuta a bestemmiare, che altro.

Ma una cosa, stupefatto, or non è molto, ho imparato: ad accendere il fuoco dall'alto. E vedere le fiamme, a poco a poco, scendere e incendiare la base, non dico faccia sperare, ma dare alla consuetudine la possibilità di diventare brace.

6 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

il tiraggio è tutto, nella vita e nel camino

Anonimo ha detto...

ho letto gli scritti che hai segnalato con un altro colore e penso che non è colpa di chi ha scritto
perché si vede che la realtà la vede così come l’ha descritta
ma di te che lo hai letto e poi hai scritto ciò che ti hanno stimolato
leggi cose più gradevoli e sarai meno catastrofico
sappiamo che non viviamo certo in paradiso

Marino Voglio ha detto...

"gli scritti che hai segnalato con un altro colore"

superba perifrasi. la farò mia alla prima occasione. spiacera solo non poterla attribuire.

Luca Massaro ha detto...

Gentile Anonimo, le cose segnalate sono gradevoli per taluni, per talaltri meno. Io sono un talaltro.
(il video sul fuoco, voce a parte, è gradevolissimo)

Anonimo ha detto...

dai che non sei solo un talaltro, per me, sei un blogger che a volte ( mi dispiace non scrivere sempre) perché ti legge anche mia figlia di 15 anni e vorrei delle espressioni più garbate ,ma se così fosse saresti o un ipocrita o una persona fuori tempo visto la moda che si usa e ne fa di commenti e preferisce meglio la Olympe de Gouges, ma sono discorsi tra noi che facciamo

Anonimo ha detto...

l'orario mi ha fatto scrivere una frase a metà che tu avrai subito notato e di questo mi scuso, non prenderla come mancanza di rispetto