lunedì 15 giugno 2020

Aggiungi al carrello, acquista ora

Uno dei meccanismi micidiali coi quali Amazon è diventata quello che è diventata è stato far credere a tutti noi clienti di ricevere gratis la merce ordinata. Ogni tanto, tuttavia, capita che su alcuni acquisti qualcosina occorra spendere, ma non ci lamentiamo, siamo disposti a pagare anche il porto, se la merce che desideriamo la reputiamo indispensabile.

D'altronde, Amazon a parte, è appurato che nel modo di produzione capitalistico le merci non vadano al mercato da sole e che farle circolare abbia un costo. Eppure, tra l' «immane raccolta di merci», ve n'è una in particolare - unica nel suo genere per la sua capacità di generare valore consumandosi -, che per acquistarla, di norma, come su Amazon, il trasporto non si paga. Infatti, nel caso della forza lavoro, ci pensa la merce stessa, in genere, a pagarsi le spese di trasporto (con mezzi privati o pubblici) per recarsi dall'acquirente, il cosiddetto datore di lavoro.

Epperò a volte succede che, anche per avere la forza lavoro, ritenuta a giusto titolo indispensabile, i compratori debbano pagare le spese di spedizione. È il caso di alcuni [im]prenditori agricoli della Valle del Fucino, tra i quali Modesto Angelucci, che ha immodestamente dichiarato:
"La mia azienda ha pagato all'incirca 4.500 euro tramite Confagricoltura, che ha svolto tutte le procedure affinché questi lavoratori entrino regolarmente per poter svolgere i nostri lavori di raccolta che solo loro possono svolgere. Sono operai specializzati, formati nel corso degli anni per poter svolgere questo tipo di lavoro"
L'azienda del presumibilmente futuro cavaliere del lavoro Angelucci a) ha svolto tutte le procedure affinché dei lavoratori specializzati b) possano svolgere i lavori di raccolta che l'azienda agricola ha bisogno siano svolti c) da una forza lavoro specializzata unica in grado di saperli svolgere.

Non avrei mai pensato che per raccogliere finocchi, carote, spinaci e patate occorressero tanti svolgimenti e perdipiù specializzati.

Piuttosto, mi chiedo: se in futuro sorgessero ulteriori e più diffuse complicazioni per l'acquisto e consegna della merce forza lavoro, potrebbe anche Amazon mettere in vendita nel proprio store online dei braccianti specializzati, magari con la foto, le caratteristiche e le recensioni dei clienti imprenditori che saranno qualificati a mettere le stellette in quanto acquirenti qualificati?
E la consegna gratuita sopra le dieci euro all'ora.




3 commenti:

Anonimo ha detto...

hai mai sentito dire la frase "senza una specializzazione non ti prende nessuno" Angelucci ha voluto colmare questa lacuna, così con questo metodo, tutti potremmo accedere ed averne una, (non so se era questo il suo scopo)

Luca Massaro ha detto...

Chissà... Sicuramente il suo scopo è quello di far svolgere il lavoro ad altri pagandolo il meno che può - e questa è la specializzazione di ogni capitalista che si rispetti.

Anonimo ha detto...

A mio parere, ognuno porta l'acqua al proprio mulino, e questo è risaputo, ma non solo in Italia, anche fuori, e spesso a danno degli altri, se ci fosse un controllo onesto, non ci sarebbero gli Angelucci ne qui ne fuori, ma dove sono questi eroi?