sabato 29 agosto 2020

La pomodora

Oggi sono andato nell'orto (che non faccio io perché non ho il pollice né l'indice verdi e perché la terra l'è bassa e l'orto vuole l'uomo morto sottoterra) e, previo permesso parentale, ho raccolto degli ortaggi, che ho pulito e lavato e inserito in un tegame d'acciaio inox nel seguente ordine: una cipolla dorata, tagliata grossolanamente; due carote, tagliate in due per lungo e quindi a piccole mezzelune piuttosto fini, ma senza esagerare; una trentina di pomodori ciliegini aperti a metà più un grosso cuore di bue molto maturo (faceva sangue) tagliato in pezzi; odori: ciuffi di foglie di sedano, di prezzemolo, di basilico in fior; al tutto ho aggiunto un pizzico di sale grosso e olio evo e adama a occhio facciamo tre cucchiai. 
Quindi, ho coperto il tegame con un coperchio e l'ho messo sul gas a fuoco medio, su per giù un venti minuti, passati i quali, ho sollevato il coperchio e, con una forchetta, ho tolto gli odori e, dipoi, dopo la cottura, ho versato il contenuto dentro un passaverdura a mano manovella ci passò una lepre bella, posato su piatto fondo (per non perdere le jus de tomate cuit) per poi posizionarlo sul tegame ora vuoto. Ecco il momento di girare la manovella prevalentemente in senso orario, con qualche ritorno indietro delle lancette per meglio convogliare le verdure meno propense (le carote ribelli) dentro il setaccio.
Una volta ottenuta la salsa, la rimetto sul fuoco aggiungendo un pizzico di sale fino, un cucchiaino di zucchero, una puntina di peperoncino in polvere, due foglioline di basilico; quando raggiunge l'ebollizione, abbasso il fuoco e lascio cuocere lentamente una decina di minuti per ottenere una consistenza fluida ma avvolgente. E spengo.

Intanto, a lato, è l'ora di scolare 200 grammi (mia dose libidine) di sedani rigati di grano duro Senatore Cappelli e versarli - non prima di aver riempito un bormioli da mezzo litro e aver lasciato una quantità sufficiente di salsa - dentro il tegame per mantecarli con una grattata di parmigiano e alcuni cubetti di fiordilatte.

Infine, con una salivazione degna di un canide, mangiare e godere di uno dei piatti che preferisco in assoluto. 

6 commenti:

siu ha detto...

Mmhhh... non è che ne è avanzata un po'? ;-))

Luca Massaro ha detto...

sì, appunto un Bormioli da 500 mg: se vuoi te lo invio con postacelere :-D

Marino Voglio ha detto...

ammazza bravo. io manco più la pazzienza de mette' i popcorn nel micro c'ho.

Anonimo ha detto...

Sì però io avrei specificato meglio l'olio. Ha la sua importanza: va bene extravergine ma ligure, pugliese, umbro, toscano?

Anonimo ha detto...

Ma non hai raccontato il dopo, dopo che hai mangiato, come ti sei sentito?
E se lo hai gradito tanto la prossima volta invece di raccontarlo, invitaci. Mangiare genuino
prodotti dell'orto appena colti stimola molto ... cmq bravo sembra che in cucina ci sai fare...è una delle arti che nel proverbio antico ci spingono a mettere da parte?

Luca Massaro ha detto...

Premesso che stia rispondendo alla stessa persona, gentile anonimo, l'olio uso attualmente un exravergine toscano del Frescobaldi e dopo mi sono sentito come suole sentirsi qualcuno dopo che ha mangiato qualcosa gli piace. Invitarvi? Quanti siete?
Infine, riguardo al mio saper "fare da mangiare", sono cucinare pochi piatti, in genere tradizionali e di questi alcuni "primi" mi danno più soddisfazione e riuscita.
In particolare alcuni tipi di risotto e di pasta o minestre di verdure e/o legumi.
Non so cucinare il pesce.