giovedì 27 agosto 2020

Parlamentare pallido

Tempo fa, ero uso, in questo blog, parlare di politica e, in particolare, del Partito Democratico. Mi capitava anche di rivolgermi a Veltroni. E a Bersani. Poi basta. Poi successe di Monti - ricordate? - di Napolitano bis - ricordate? - di Renzi prima segretario Pd e poi Presidente del consiglio - non ricordate? - e fu così che ho smesso non di ricordare, ma di parlarne. Afonia politica: non riesco a fonare alcunché. Solo offese e bestemmie - e siccome sono un tipo a modo, non mi lascio prendere la voce e la tastiera da grevi empietà. 
Comunque sia, due cose sensate (!) e pie (!!) mi escono di tastiera:
1) Per quel che vale il Parlamento, sono contro il taglio del numero dei parlamentari. Anzi: io sarei non solo per il raddoppio, ma persino per decuplicarli, perlomeno farli arrivare a un numero corrispondente a quelli dei circa ottomila comuni d'Italia.
2) Allo stesso tempo, sono favorevole al ritorno di una legge elettorale proporzionale pura, senza sbarramento, perché in Parlamento possano entrare tutti, anche i tonni (in scatoletta o senza).

P.S.
Beppe Grillo non è più incisivo come una volta: è diventato una cariatide.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

E aggiungi centuplicare le tasse per pagare i parlamentari che vuoi mettere in più.
Se ne devono tornare a casa tanto per quel che fanno se ne può benissimo fare a meno.
Beppe Grillo non è mai stato un tipo brillante. ma come comico si, ma doveva fare solo quello.
La sinistra si è divisa in tanti partiti. Tanti galli a cantare e non si fa mai giorno sulla politica di sinistra.

Luca Massaro ha detto...

Grazie per l'annotazione, che mi permette di aggiungere che, alla decuplica, dovrà corrispondere u,per ognuno, un decimo dell'attuale stipendio.