Life’s but a walking shadow, a poor playerThat struts and frets his hour upon the stageAnd then is heard no more. It is a taleTold by an idiot, full of sound and fury,Signifying nothing.
lunedì 31 gennaio 2022
La vita normale
sabato 29 gennaio 2022
Niente da capire
giovedì 27 gennaio 2022
Annate della memoria
mercoledì 26 gennaio 2022
La protezione degli uccelli 3
martedì 25 gennaio 2022
La protezione degli uccelli 2
venerdì 21 gennaio 2022
La protezione degli uccelli
giovedì 20 gennaio 2022
Senz'altro
lunedì 17 gennaio 2022
Una regola alla gola
mercoledì 12 gennaio 2022
Ufficio anagrafe
martedì 11 gennaio 2022
Se la Costituzione fosse vostra madre
lunedì 10 gennaio 2022
Cieli di gennaio
«Trasformare i sudditi in cittadini è il miracolo che la scuola può compiere».
domenica 9 gennaio 2022
Maremma impestata ladra
Povere narici, povere gole umane vilipese per raccogliere tracce di saliva (che scendeva), prove di presenze occulte di salcazzo che.
E quanta gente ancora impaurita di morire, di morire, di morire, di morire, senza sapere che è morta di già.
giovedì 6 gennaio 2022
Epifanie
lunedì 3 gennaio 2022
Kafkianità
sabato 1 gennaio 2022
Ho scritto già una lettera
« Anche se ogni giorno una persona prende degli ordini in silenzio da un superiore incapace e incompetente e, in modo formale, mette in pratica degli atti che privatamente trova ridicoli; anche se un individuo, capace di intendere e di volere, risponde senza esitare a questionari in modo opposto alle sue reali opinioni [per esempio firmando un consenso informato senza informarsi, oppure informandosi e vedendo palesi incongruenze, assurdità, impossibilità oggettiva di rispondere in modo consapevole e libero] e pertanto è disposto a firmarli lo stesso negando il proprio pensiero in pubblico; anche se, tale persona, non vede difficoltà a fingere simpatia o anche affetto là dove, in realtà, prova solo indifferenza o avversione, non significa comunque che abbia perso del tutto l'uso di uno dei sensi umani fondamentali; il senso della dignità.
Al contrario: anche se non ne parlano mai, le persone hanno un’opinione piuttosto elevata del prezzo che hanno dovuto pagare per la pace e la tranquillità esteriori: l'umiliazione permanente della loro dignità umana. Meno resistenza diretta gli oppongono – confortandosi con lo scacciare tale questione dalla loro mente o fingendo di credere che non abbia importanza; oppure semplicemente stringendo i denti – più profonda l'esperienza di tale umiliazione si incide nella loro memoria emotiva. L'essere umano che reagisce può dimenticare l’umiliazione rapidamente, ma l'essere umano che tollera a lungo di essere umiliato, deve ricordarlo a lungo. In realtà, quindi, nulla resta dimenticato. Tutta la paura che ha sopportato, la dissimulazione a cui è stato costretto, tutte le buffonate dolorose e degradanti e, peggio ancora, la sensazione di aver mostrato la propria codardia, tutto questo si deposita e si accumula da qualche parte nel fondo della nostra coscienza sociale e personale, e silenziosamente fermenta.
È chiaro che questa non è una situazione salutare. Se non trattati, gli ascessi suppurano; se il pus non può fuoriuscire dal corpo, la malattia si diffonde in tutto l'organismo. L'emozione umana naturale, la propria dignità umana, si deforma gradualmente in un crampo malato, in una sostanza tossica non dissimile dal monossido di carbonio prodotto da una combustione incompleta.
E allora non c'è da stupirsi che, quando la crosta si spezza e la lava della vita esce fuori, noi [vulcani minimi] sentiamo l’urgenza di correggere vecchi torti, ricerchiamo verità e forme corrispondenti ai bisogni della vita, senza nascondere i sintomi di odio bilioso, di ira vendicativa e un desiderio febbrile d’immediato risarcimento per tutta la degradazione sopportata [dagli arresti domiciliari all’andrà tutto bene, dalle zone colorate al coprifuoco, dal certificato verde all’obbligatorietà di un trattamento sanitario inefficace per ottenere l'immunità di gruppo e, in certi casi, dannoso]. »