lunedì 14 marzo 2022

Esame finale

Mi è giunta voce che stamani qualcuno si è buttato sotto al treno e che questo abbia provocato forti ritardi al traffico ferroviario della linea locale. Non mi è giunta voce di alcun passeggero, visibilmente irritato dei disagi provocati dal blocco dei treni e dai conseguenti ritardi, che si sia per un attimo preoccupato per chi si è fatto arrotare e perché, se avesse un nome, un indirizzo, una tessera sanitaria, un certificato verde anti covì. 
E chissà se, da qualche parte, quella persona che si è fatta arrotare dal treno - un treno merci di quelli che passano veloci dentro le stazioni senza fermarsi - avrà lasciato un biglietto con delle spiegazioni e qualche saluto, magari pure delle disposizioni per il suo corpo sfracellato, raccattato chissà come dagli addetti al recupero salme sfracellate dai treni. Chissà se le Ferrovie dello Stato hanno un reparto apposta ai recuperi di brandelli umani dispersi lungo le vie ferroviarie; e, se sì, se per entrare a occupare quei posti, gli addetti abbiano dovuto seguire il corso di specializzazione, su base semestrale, dal titolo: “Il recupero dei corpi umani arrotati dai treni: dalla scomposizione alla ricomposizione del cadavere”.  Mi pare sia tenuto alla Bicocca e alla Luiss. 
Povera persona che si è buttata sotto al treno stamani, chissà con quali pensieri nel cuore, con quale digestione di quale ultimo pasto, quale sapore in bocca e quali suoni nelle orecchie abbia avuto, quali profumi e quali carezze si sono orchestrati nella sua mente per offrirgli gli ultimi scampoli di vita. E poi il treno è passato sopra il suo corpo e lui, o lei, un attimo dopo non c'era più. 
C'è rimasto quel corpo completamente disfatto e i ritardi dei treni e gli umori della gente incazzata ché faceva tardi al lavoro, a scuola o era pronta per partire e fare una gita a cento giorni dagli esami di maturità. Chissà se lui, o lei, aveva fatto la maturità. O se era questo il suo esame finale.

2 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

Mentana dice che l'ha fatto per protestare contro Putin

Luca Massaro ha detto...

Mi piacerebbe che, per qualche ora, i giornalisti testadicazzo italiani che prima indossavano il camice da scienziato e adesso indossano l'elmetto militare, avessero contezza del male che fanno, peggio degli stupefacenti.