sabato 23 settembre 2017

Le nozze del Ka e della Phi

Roberto Calasso ha scritto un libro, L'innominabile attuale, IlMioLibro editore, e io cercherò di leggerlo quanto prima. Nel frattempo, mi sono letto un'autorevole recensione, di Marco Belpoliti, dalla quale estraggo:
«Calasso ragiona solo per grandi orizzonti, evidenziando le immense forze che muovono il mondo, spesso a nostra insaputa. Egli osserva quello che accade dall’alto, da una posizione elevata. Paradossalmente è proprio quest’altezza dello sguardo, il titanismo implicito nella sua posizione, titanismo che si sposa spesso a un sarcasmo pungente, che gli permette di cogliere dettagli decisivi alla comprensione del tutto. Il primo è la coincidenza tra il terrorismo islamico e la diffusione della pornografia in rete.»
E così veniamo a sapere che anche dalla torre eburnea, nel mentre si ragiona solo per grandi orizzonti, la prima cosa che salta all'occhio, il dettaglio decisivo che permette la comprensione del tutto, quella immensa forza che muove il mondo, è il «perché ficaboccaculo gli altri e io, gran cazzone, no? Perciò v'ammazzo e m'ammazzo, ché quelle zoccole in potenza delle vergini m'aspettano nell'aldilà, dove mi sarà dolce il trombare tra le nuvole».

1 commento:

Luca Massaro ha detto...

All'epoca, bastavano le Mille e una notte.
O, altrimenti, per conoscere i costumi "occidentali" e difendersi, il Saladino viaggiava in incognito (vedi Decamerone, 10 giornata, 9 novella).