giovedì 14 settembre 2017

Rigovernare

In questo momento dappertutto, o quasi dappertutto, il mondo è governato da un governo, quale che sia, anche di natura manifestamente criminale. Non c'è zona al mondo che non sia sotto la giurisdizione di qualcuno, c'è un diritto diritto e un diritto storto, dappertutto. La Terra è stata inglobata dalla governabilità. Ovunque ti volgi c'è un Leviatano, danese o egiziano che sia. E la governabilità, per quanto sia assurdo, se da un lato determina il superamento dallo stato di natura, dall'altro crea nel mondo un caos affatto particolare, un disordine provocato dalla necessità di portare ordine. I governi, che sono i bracci operativi degli Stati, anche dopo anni di comprovate alleanze (atlantiche, transatlantiche, transpacifiche, pacifiche, ecc.) formali (giure e spergiure) sono e saranno in acerrima competizione tra loro. Hai voglia a Giotti e Giventi, a sorrisi e fotografie di gruppo (il più bello che ricordo fu all'Aquila, quando arrivò il colonnello Gheddafi in pompa magna).
Per carità: la Terra gira lo stesso, nonostante il governare discorde e assurdo che la pervade. Il problema è che tutte le modalità di governo finora sperimentate si sono rivelati incapaci di accordare l'azione di governo alla regolarità e alla ripetizione dei movimenti che il pianeta compie intorno a Sole. Fosse stato per l'uomo, la Terra sarebbe già fuori orbita da pezzo, tanto tutti la vogliono trascinare a sé (nel tiro ala fune, per ora vincono gli yankee).
Per concludere, anche se non c'è niente da concludere, ma da andare a letto con un pensiero inutile in meno: più che governare, sarebbe l'ora di rigovernare il mondo: almeno i soliti stronzi non si farebbero avanti.

2 commenti:

Luca Massaro ha detto...

Pace.

Anonimo ha detto...

Gomblotto,gomblotto !!

caino