lunedì 23 ottobre 2017

Che barba, che noia

Non è che ci si può mettere a fare letteratura tutti i giorni che dio mette in terra, impossibile, oltreché tedioso, neanche fossi pagato per farlo, ma forse, in questo caso, due fregnacce. E anche la diaristica: non è che ci si può mettere a raccontare i cazzi propri tutti i giorni, tedioso, oltreché impossibile, mica vivo toccando solo la tastiera, ho anche da fare altro, da mangiare, da comprare da mangiare e riduco tutto lì, alla sussistenza - e meno male l'aria è ancora gratis. Cosa dire della politica, poi? Meglio tacere, giusto ogni tanto bacchettare il babbeo di turno quando la spara troppo grossa da non resistere all'idea inutile di sbertucciarlo, la bertuccia, fargli capire che ha il culo rosso più della faccia, come il culo. Mentre dal lato spirituale, filosofico, che cosa resta da raccontare più? Bazzecole. La gratuità non ha prezzo. Come la fellazione che Valentina Nappi ha praticato a un gruppetto di suoi fans. Se lo saranno fatto il bidet prima di? Una bella raspata di sapone di marsiglia? Una spruzzatina di citronella? Ma io, nel caso in cui, avrei partecipato se? Ci ho riflettuto sopra e sono addivenuto a una conclusione: sono schizzinoso, e mi farebbe specie che una me lo prendesse in bocca subito dopo che l'ha preso a un altro senza discontinuità igienica, un gargarismo, una sorsatina di aranciata equosolidale. Boh. Sono poco orgiastico, lo ammetto, forse perché con Dioniso ho leticato da bambino, o perché pavento che questo stanco rituale conduca, alla fine, a un sacrificio cui non voglio partecipare, né come carnefice, né tantomeno come vittima.
Quindi, che cosa mi resta da scrivere? Le recensioni degli articoli acquistati su Amazon? Fatto. Che barba, che noia, eccetera.
Epperò, alla fine ci sono riuscito anche questa volta a trasformare per iscritto le insensatezze di una vita che dimostra di essere qualunque.

3 commenti:

Marino Voglio ha detto...

o figaro: sciapò!

Anonimo ha detto...

Sensazione

Riflettendo sul tuo "post" ricavo la sensazione che 50 anni fa ,"l'ignoranza" certamente più diffusa di quella odierna, fosse più tollerabile , nel senso che nei miei ricordi vi era più silenzio ,una sorta di autocensura.
Oggi, che non vi sono più freni inibitori, il niente dilaga ,riempiendo tutti i pori, peggio delle polveri sottili.
I colpevoli sono facilmente individuabili a partire dai favolosi anni 80 che io chiamerei gli anni dello sdoganamento degli imbecilli ,di tutti , a qualsiasi livello.
Certo vi sono stati anche momenti positivi, pochi, molto pochi.
Mentre a livello di massa si spreca di tutto, a livello più alto ,altro non si fa che rimestare nel tentativo di scovare qualche cosa di nuovo.
Il pianeta è in pericolo poiché l'energia che si trasforma in calore ,da questi movimenti neuronali , (a vuoto) altro non fa che aumentare la temperatura globale del sistema chiuso.
Comprendo quindi le ragioni del tuo "post", si chiama sensazione di straniamento, nel senso che ciò che ci circonda ci strania, ma per il momento non ci porta a concludere poco o nulla, se mai sia ancora possibile trarre qualche conclusione.

caino












Luca Massaro ha detto...

thanks Caino