venerdì 23 agosto 2019

5 punti

1. I tre, cinque, dieci punti, indicati come "base" per lavorare da Di Maio e/o Zingaretti, saranno applicati preventivamente al taglio dei parlamentari per non farli sanguinare?

2. Ripeto quanto già affermato: secondo me, dietro la smania del taglio dei parlamentari si cela la lobby dei cerotti.

3. Non arrivo a capire del tutto il fatto che la crisi debba essere chiusa in fretta, in tempi brevi. A mio avviso, invece, la crisi andrebbe fatta durare a lungo, essere tenuta aperta sino a fine legislatura, perché tutta la politica presente sia cotta a fuoco lento nel brodo della crisi stessa e, altresì, perché venga alla luce il significato del verbo greco, krino, da cui deriva crisi, affinché si possa riuscire a comprendere che, nelle condizioni date, non v'è alcuna possibilità politica di superare la crisi stessa (magari fosse solo una crisi di governo), soprattutto con le pantomime parlamentari e quirinalizie. 

4. Se non ci fosse da piangere, rideremmo a sentir Berlusconi parlare di «sinistra pericolosa». Forse - ed è l'unico motivo per cui spero tiepidamente che i due partiti si accordino - egli teme che da un accordo tra M5S e PD possa sortire un governo che: 
a) stabilisca una tassa sulle successioni analoga a quella di un altro grande paese europeo a caso (Francia, Germania, Inghilterra... la Svezia no, è troppo socialista); 
b) promulghi una seria legge sul conflitto di interessi (anche qui stesso discorso a sopra); 
c) che avvii una ipotesi di sostanziale riduzione dell'orario lavorativo a parità di salario.
Ebbene, sotto questo aspetto, Berlusconi può ancora dormire sonni tranquilli.

5. A tutti coloro che, uscendo dai colloqui col Presidente Mattarella, hanno invocato la necessità di dare la parola al popolo, vorrei obiettare che al popolo non vorreste dare la parola, bensì una matita copiativa perché possa banalmente apporre una croce sui vostri adorati simboli sì da veicolare e depotenziare (svilire) la così tanto supplicata volontà popolare - e questo perché le elezioni si sono dimostrate finora il modo migliore per zittire il popolo stesso.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Mister B. teme anche leggi anticorruzione, antiprescrizione, fatte bene però, o quella sulla evasione fiscale. anche questa fatta a dovere, e tante altre perché in ogni settore che nuoce agli italiani, politicamente parlando, c'è sempre qualche cosa che riguarda i suoi interessi, come quella della Giustizia che gli sta tanto a cuore, insomma tutto e tanto, "povero diavolo" quanti pensieri e preoccupazioni gli da essere ricchi, e continuare ad esserlo, rimanendo liberi !!

Olympe de Gouges ha detto...

sull'ultimo punto non si può che prendere atto che le cose stanno proprio così

Marino Voglio ha detto...

"le elezioni si sono dimostrate finora il modo migliore per zittire il popolo stesso."

è male? solo (imho) se si crede che il popolo stesso sia migliore di quelli che vincono la lotteria. ne possiamo parla'...

Olympe de Gouges ha detto...

Marino, sei troppo realista, lasciaci un po' di poesia romantica sennò non ci resta che la cicuta (o la maria a ciclo continuo)

Luca Massaro ha detto...

Ciài ragione, soprattutto co li lazziali.

Olympe de Gouges ha detto...

pure quello