lunedì 30 agosto 2021
Ad ascoltarli er’io del tutto fisso
sabato 28 agosto 2021
Regardez le monde
LE TAILLEUR - Mais, Monsieur, regardez le monde, et regardez votre pantalon. »
Il problema del traffico
mercoledì 25 agosto 2021
Si tratta della nostra felicità
lunedì 23 agosto 2021
Scrivere sulla sabbia
venerdì 20 agosto 2021
Le scogliere del dovere
mercoledì 18 agosto 2021
lunedì 16 agosto 2021
Telekabul
domenica 15 agosto 2021
Ripartenze
Mio padre fu preso dai tedeschi nell'agosto del 1943, in una frazione di un borgo toscano. Aveva sedici anni, ma era alto e non ci furono storie: fu considerato “abile” per essere deportato a prestare servizio in un campo lavoro della Siemens, nei pressi di Berlino. D’altra parte gli uomini tedeschi erano tutti in guerra e qualcuno doveva pur lavorare al posto loro. Mio padre rammentava sì le tribolazioni e i patimenti, ma – forse perché non era in un campo destinato allo sterminio razziale, forse perché era giovane e aveva intorno a sé un mondo di adulti che in qualche modo lo prese in simpatia, forse perché il lavoro gli occupava la mente (aveva metà giornata libera alla domenica e persino una paghetta per comprarsi da mangiare qualcosa in più della solita zuppa di crauti e kartoffeln) -, quando raccontava in famiglia la sua avventura, lo faceva sempre in maniera incantata, come se avesse vissuto più un sogno che un incubo. In particolare, quando, in modo dettagliato, rammentava le notti dei bombardamenti su Berlino, con lui e gli altri deportati sdraiati per terra a pancia in su, in quella involontaria posizione che lo yoga chiama savasana, più che il terrore e la paura di morire, lui ricordava lo spettacolo dei fuochi d’artificio, la meraviglia dei bengala, il sibilo continuo delle bombe che piombavano sopra la città e su di essa si schiantavano in un boato che faceva tremare tutta la terra, loro compresi.
E poi i russi che, il 9 maggio del 1945, entrarono nel campo, liberarono i prigionieri e dissero loro di tornare a casa. E a casa ci tornò, due mesi dopo, attraversando un’Europa di miseria, di macerie e di primavera che desiderava esserlo.
Quando poi la consuetudine familiare, gli amici e la vita di paese ripresero nell’Italia che, di lì a poco, divenne repubblicana, a chi gli chiedeva come avesse fatto a ripartire lui rispondeva: «Ripartire? E perché? Io non mi sono mai fermato».
sabato 14 agosto 2021
Su una strada di campagna
venerdì 13 agosto 2021
Numeri cinesi
Si tratta di numeri significativi: nessun paese al mondo ha più, da molti anni, tassi di crescita netta a due cifre. Nessun paese al mondo può, tuttavia, evitare di confrontare queste cifre con quelle, disastrose, dei paesi a capitalismo maturo. Chi può assorbire l'esuberanza di Pechino?
Sono in via di completamento anticipato i lavori per le varie diramazioni della Via della Seta, e ciò significa che è iniziato prima del previsto l'aumento del commercio verso l'Eurasia e l'Europa. Ciò non poteva evitare di produrre lotte rivendicative di contenuto economico e ciò è normale. Nel Guangdong, tra le rivendicazioni di questo tipo veniva però avanzata una richiesta dal sapore ingenuamente politico, cioè quella del "rispetto". Non vuole dire niente di tangibile, ma ha preso piede simbolicamente quasi per ribadire che la classe operaia non è una classe di schiavi che accettano supinamente il più alto tasso di sfruttamento del mondo.