mercoledì 8 dicembre 2021

Convinzioni

Se un virus simile, con effetti anche più gravi, fosse comparso tre lustri fa (ma facciamo anche dieci anni fa), tutto questo schifo autoritario del governo e la conseguente emersione del fascismo latente delle persone sarebbero rimasti repressi, e il governo e le autorità, forse, si sarebbero occupati solo della cura e non del controllo; ovvero, si sarebbero concentrati più sul rimedio anziché ricercare continuamente un colpevole.

È la stessa situazione tragica rappresentata e rivelata, in un certo senso, dall'Edipo re. C'è una pestilenza a Tebe, e c'è la fame; e la gente chiede al sovrano di trovare una soluzione al contagio e ai loro stenti. Edipo, che non aveva comitati tecnici scientifici a disposizione (aveva un cognato e basta porca miseria) invia Creonte a Delfi, a consultare l'Oracolo. E l'Oracolo risponde che la causa del male che contamina la città (peste + carestia) è dovuta al fatto che non è stata ancora fatta giustizia dell'assassinio di Laio, il re precedente, e soltanto quando sarà trovato il colpevole la peste finirà e la prosperità ritornerà a Tebe.
Noi, spettatori, incidentalmente sappiamo che Laio è stato ucciso da Edipo stesso, figlio ripudiato e condannato da Laio a morire se non fosse stato che un servo, impietosito, gli salvò la vita e lo fece crescere. Edipo, a forza di domande, e nonostante in molti, a cominciare da Giocasta, capiscano la mal parata, scopre così che... stava cercando sé medesimo; e, scoprendosi parricida e incestuoso, e ritenendosi responsabile della crisi (epidemica ed economica) che serpeggia in città, prima si acceca e poi si autoesilia. Peste e miseria finiscono? Non è dato sapere, ma sembra di sì dato che è stato trovato il colpevole.

Il nostro briciolo di ragione desacralizzata ci consente di capire che tra peste e miseria e parricidio e incesto non c'è, di fatto, alcun nesso? Direi di sì. Ovverosia: anche se Edipo ha ucciso suo padre e trombato la madre, che cazzo c'entrano questi crimini e misfatti con la malattia e la fame? Niente.
Che cazzo c'entra chi non si vaccina e la circolazione di questo cazzo di virus? Meno di un cazzo, forse solo un testicolo per la riproduzione (Gaber) dello schifo autoritario governativo, della relativa propaganda e del pubblico che se ne bea gongolando un po'.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Dieci anni fa c'era Berlusconi, quindici anni fa c'erano Berlusconi e Prodi. Davvero credi che tutto "questo schifo autoritario del governo" sarebbe stato diverso? O è solo il rimpianto degli anni giovanili?

Luca Massaro ha detto...

non capisco in nesso, comunque, se davvero rimpiango qualcosa, o meglio: qualcosa di cui mi pento e mi dolgo, sono due cose: aver dato troppo peso alle malefatte berlusconiane e averlo considerato - a torto - un pericolo per la "democrazia"; ma soprattutto, aver (con il pensiero: ma anche il pensiero fa peccato) lanciato le monetine da cento lire contro Craxi all'uscita dell'Hotel Raphael, insomma essere stato un linciatore in potenza. Di quest'ultimo episodio, nevvero, a mio discapito posso solo ricordare come subito il lancio e la fuga di Craxi a bordo delle auto di scorta, avvertii una sorta di malessere, come se davvero per terra ci fosse stato il corpo caldo di una vittima. Ecco, mi pento di questo, di aver fatto parte di coloro che applaudivano i giudici di mani pulite contro i politici corrotti. Ma questa è un'altra storia.

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda Craxi, sono d'accordo. A quel tempo abitavo a pochi passi dal Raphael e ho assistito a quella aggressione in diretta. E ne sono uscito con la nausea. Per Berlusconi ricordo che, all'epoca della "macelleria messicana" alla scuola Diaz di Genova, il suo vice presidente era Gianfranco Fini. In quelle ore presente in prefettura e nella caserma dei carabinieri. Un uomo va giudicato anche per chi sceglie come compagno di strada e, almeno in quella occasione, Berlusconi è stato un pericolo per la democrazia,

Anonimo ha detto...

E' un'altra storia si . Possibile che noi italiani (mi ci metto dentro anche io) non riusciamo a ragionare in maniera corretta e pretenderlo anche da chi ci governa?!?
Io non solo non me la prendo con i giudici di "mani pulite" perché, nonostante i soliti paraculi, che applaudivano ai giudici per poi dopo alcuni anni, come aveva previsto Di Pietro, rivoltare tutto. E quello che era motivo di onore è poi diventato motivo di accusa. Io non uso ciò che è accaduto durante quegli anni pentendomi. Perché ciò che venimmo a sapere in quei momenti ci ha lasciati sgomenti, perché avevamo dei dubbi dei sospetti, ma la realtà, come al solito ha superato ogni fantasia creando il dramma, come tutto ciò che ne è venuto fuori. Ma la colpa non era certo dei giudici. Ne metto a confronto gli anni di Berlusconi e le vicende di Craxi scrivendo "Ecco, mi pento di questo, di aver fatto parte di coloro che applaudivano i giudici di mani pulite contro i politici corrotti." Erano corrotti e hanno fatto tanto male a tutti noi, anche se adesso sembra che ormai il "perdonismo" per quegli anni ci deve far vergognare di essere stati favorevoli ai giudici . In quegli anni qui in Italia e all'estero, gli italiani venivano derisi e umiliati grazie alle loro "abilità nel governare". Se oggi io condanno ciò che fanno i nostri attuali governanti non lo faccio certo pentendomi delle mie reazioni durante quegli anni, anzi mi appoggio a quelli per pretendere una giustizia più giusta e condanno chi ha lavorato per frenare la ventata di giustizialismo ( come allora veniva chiamata dai berlusconiani...ma valida anche oggi) che i giudici di Mani pulite, avevano iniziato a fare ripulendo la politica dai politicanti arricchiti e con facilità e quella bella abitudine di sfruttare la politica al solo fine di diventare sempre più potenti e economicamente e politicamente ai danni di un popolo di pecoroni. Gli stessi che oggi preferiscono un Craxi dicendo che quando c'era lui "mangiavamo tutti, invece oggi...solo LORO" ma che significa?
Era meglio se fin dall'inizio Di Pietro accettava danaro ( che ormai era uso comune, tanto che, secondo Craxi, non era diventato nemmeno un reato, lo facevano tutti) e così gli altri e tutto veniva messo a tacere, e continuavano in silenzio come se nulla fosse stato?
Critichiamo quelli che agiscono male oggi, ma non per questo dobbiamo promuovere o perdonare chi prima di questi ha fatto avendo potere il proprio PORCO COMODO. Pensiamoci e continuiamo a pretendere chiarezza, responsabilità e correttezza usciamo dal "pecoronismo" e tentiamo di farci rispettare come un popolo per bene. Ma facendo autocritica, incominciamo da noi.

Anonimo ha detto...

X L'ULTIMO ANONIMO
CAZZO !!! MA LA PENSO ANCHE IO COME TE !!! BRAVO
ALFREDO B.