La dolce voce racconta le rose di fine Novembre
spalancate sul passato isolate come un soccorso
la fine delle occasioni accettata solo a parole
franano passi di corsa sulla ghiaia del giardino
si corre da una rosa all'altra credendo di averne voglia
si corre da una rosa all'altra per arrivare a una rosa
che conservava la forma quanto può averne la cenere
di un cartoccio non appena il fuoco che l'arse s'è spento.
Toti Scialoja, Cielo coperto (1997-1998), tratto da Poesie, Garzanti, Milano, 2002
*Per W.d.K. 20.3.1997, 1997
vinilico su canapa di canapa
204,5 x 205 cm
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