lunedì 10 novembre 2008

Una grande facciata



Alla morte di Marco Aurelio, la vittoria del cristianesimo, sebbene dovesse realizzarsi a pieno solo un secolo e mezzo dopo, appariva già sicura, senza che nessuno tra i pagani lo sospettasse. I cristiani nella loro fede ne avevano il presentimento; non tardarono ad averne coscienza per il fatto della loro situazione reale nel mondo contemporaneo. Nel corso del secolo III, il paganesimo finì col divenire sempre più una maestosa facciata, dietro la quale ascendeva il cristianesimo. (
Così, oggi, il cristianesimo potrebbe esser divenuto la grande facciata, dietro la quale sale la religione dell'umanità.)

Alfred Loisy, Le origini del cristianesimo, Einaudi, Torino, 1942 (ristampa Il Saggiatore, Milano 1974, pag. 302)

E se questo presentimento stesse pian piano per realizzarsi?
La religione dell'umanità: nessun idolo, nessun dio, nessun al di là se non in un nostro futuro possibile; un qui e ora, di amore, pace e fratellanza, di uguaglianza, di libertà. E' irrealizzabile, lo so, ma è ipotizzabile, potrebbe cioè darsi concretamente qualora ognuno di noi smettesse di brandire ogni tipo di arma sull'Altro.

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