La sentenza di condanna definitiva di Berlusconi ha avuto un'eco internazionale, ma tale notizia-evento interessa concretamente soltanto l'Italia.
Anche la sentenza di condanna definitiva della corte marziale statunitense nei confronti di Bradley Manning ha fatto il giro del mondo, ma questa non interessa (perlomeno non dovrebbe interessare) soltanto gli Stati Uniti d'America, bensì tutto il mondo - e le ragioni le spiega in un accorato post Fabristol (qui), da leggere e condividere.
E se chi ama Berlusconi non si vergogna a chiederne la grazia al Presidente della Repubblica, chi ama la libertà, offesa e calpestata dagli interessi di Stato, dovrebbe implorare il Presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, già premio Nobel per la pace, di concedere la grazia al soldato che ha rivelato al mondo un crimine di guerra perpretato dall'esercito americano.
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