giovedì 16 febbraio 2017

Il messo (25)

Sarei felice - legge Isabella [(8), (9)] - se sapessi quando dovrò morire, se questo male che mi è saltato addosso ne sarà la causa, se gli sforzi che compio, l'impegno che ci metto, la battaglia quotidiana per il corpo e per la mente servirà a qualcosa, oppure sarà tutto inutile
Sono stanca. Mi hanno dato speranze, i dottori, mi hanno detto di non mollare, che molto dipende anche da me, dal mio atteggiamento, dalla mia voglia di lottare. Per quanto persuasivi siano stati, sinora non sono riusciti a vincere scetticismo e desiderio di arrendersi. Già, ho tanta voglia di arrendermi, per vivere i pochi giorni che, eventualmente, restano leggera, andare incontro al fato, prepararmi a salutare tutti, anche solo me stessa, senza distrazioni o differimenti ulteriori. Godere, per quanto possibile, degli ultimi respiri, sorsi, morsi, suoni, profumi e mani addosso, quali non lo so, le andrò a cercare per strada, tra vecchi amici, o parenti di secondo grado che non rivedo da una vita.
Ho voglia di lasciarmi andare, di arrendermi al nemico, faccia lui, mi ha preso, mi ha voluto, agisca e la faccia presto finita, non mi costringa a combattere inutilmente. Sarei felice se questa riserva fosse sciolta, se mi fosse data una data, un “più di lì non potrai andare”. È vero, il destino è comune, ma quando si sta bene difficilmente ci si pensa, si tira avanti come se non dovesse mai accadere, la morte. Ma con il male addosso, tutto cambia. La sensazione è quella di essere spossessati, come se fosse arrivato un usurpatore, un erede al trono che si presenta e ti ordina di scendere dal tuo corpo, perché presto non sarà più tuo. Il mio corpo che rifletteva tanta luce, tanti sguardi, tante voglie di amare represse, comprese le mie, racchiuse aspettando chissà che, che stupida sono stata. Tuttavia, non vorrei tornare indietro, non ho questo desiderio. Voglio solo aprire la porta del mio domani per sapere se tutto sarà buio, o se, invece, un raggio, un solo raggio mi dirà: «Awake, dear heart, awake. Thou last slept well. Awake».

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