domenica 22 marzo 2020

Vogliono i colonnelli

Considerazioni a margine di due post: uno e due.

Voglio credere, voglio sperare che tutte queste decisioni emergenziali siano prese dai governanti come extrema ratio per la tutela e la salvaguardia sanitaria della popolazione, ma non credo che la maggioranza della popolazione che le subisce (queste decisioni), le senta come un ulteriore aggravio epidemico, come un indebolimento sostanziale del corpo democratico, e temo, invece, le viva come una naturale conseguenza perché "sai, sennò la gente non capisce", e applauda se una pattuglia delle forze dell'ordine arresta qualcuno che contravviene alla regola (per esempio: uno da solo che cammina o corre per strada).

Io, invece, non sono contento per niente di dover andare in giro con un foglio di via. Sono assai preoccupato di essere controllato per un sì o per un no. Vedere l'esercito per strada mi fa cadere le palle immunitarie (me lo faceva anche prima, a vedere i mezzi blindati sotto il Duomo e gli Uffizi).

***
Per un guasto tecnico non ho la tv ordinaria per cui non mi abbevero alle informazioni standard ufficiali. Per ora seguo internet, due o tre fogli principali di agenzia. Vedo ancora questo fottuto insistere sui dati, sui numeri del contagio, e il godimento (quasi) nel cercare il caso di qualcuno che è morto anche se era «sano come un pesce».

Sano come un pesce... Nessuno nelle redazioni che sia mai andato a pescare? 

Nella premessa che questa situazione mi ha - comunemente - scaraventato in una ipocondria che mai prima avevo vissuto, e che io sia certamente allarmato e segua le direttive indicate per contrastare la pandemia, l'aspetto non secondario che mi affligge è come il sistema informativo (del quale siamo noi stessi vittime e complici tramite l'uso dei socialmedia) abbia agito e stia agendo nella diffusione del panico e nella richiesta del Vogliamo i colonnelli. 

Eppure, nel 1969, nonostante ci fosse un canale solo, la televisione parlava in un altro modo.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro blogger Luca, rispetto le tue idee ma mi tengo le mie.
Ho visto molti intorno a me, perché 13 non sono pochi, oltre a quelli che l’informazione da in televisione, andarsene per questa maledetta epidemia. E sono del parere che quando c’è di mezzo la vita delle persone bisogna usare tutti i mezzi a disposizione per proteggerla. Vedo anche da casa mia ragazzi scherzarci su incoscientemente perché non sono i primi loro a morire.
L’Italia è rimasta fascista, anche se molti non ci credono, come chi dice che il fascismo non potrà più tornare scrivendoci anche dei libri. Ma non è il fascismo che ci fa paura, bensì il modo di pensare e di governare che è sempre lì pronto a sfruttare ogni occasione per farsi avanti, questo si. Ma se per questa epidemia, arrivano a smuovere l’esercito perché le normali forze dell’ordine non ce la fanno, non sono contrario. Pur di arrivare a evitare i contagi, tutto è lecito, purché si rispetti il cittadino in quelle che sono le esigenze primarie. E’ logico che se si arrivasse a realizzare la scomparsa dei contagi, tutto ritornerebbe come prima. E per molti anziani sarebbe vivere ancora qualche anno in più, che male non fa ad alcuno.
Vito

Marisa ha detto...

Caro Luca, certe misure precauzionali sono necessarie, senza buttarla troppo in politica, perché ci sono molte persone che se ne infischiano di essere contagiati e di contagiare, si sentono invincibili o sono scettici a riguardo. Pensano che tanto a me non succede niente e se la ridono come quei ragazzi che di notte si sono recati nella zona rossa in macchina per sfidare il virus e hanno postato il video andando perfino in tv a parlarne. Ricorda che la mamma dei cretini è sempre incinta.

Luca Massaro ha detto...

grazie per i vostri commenti, che apprezzo.
Aggiungo, come scusante, che questa situazione mi agita e che vorrei non fosse chiamata ripetutamente in ballo la "guerra" ma una - non per questo meno grave e faticosa - "lotta" contro un nemico che se ne frega del patriottismo e dell'inno nazional.

Francesco ha detto...

e il comandante alfa non lo citiamo?

Luca Massaro ha detto...

Appunto. Non lo citiamo e che resti una semplice lettera di un vecchio alfabeto.

Anonimo ha detto...

...il comandante alfa, noto epidemiologo. meno male che almeno riconosce differenza fra pallottole di sale e pallottole vere; per un carabiniere mica è poco.

Anonimo ha detto...

il commento precedente intendasi firmato: marino voglio /off

Anonimo ha detto...

te' capi' Luca, eh mo ti sei preso pure del fassista.
Da recitare per domani:
3 bella ciao
1 soffia il vento

e pentiti

Francesco ha detto...

sto comandante alfa me lo immagino come Ugo Tognazzi nel famoso film