martedì 17 marzo 2020

Incluso il cane


Io ci provo, ci provo, ci provo ma non riesco, non riesco, non riesco a stare tranquillo, nonostante ci siano le condizioni per stare tranquillo, incluso il cane.
Certo, me la racconto - e come no, hai voglia se me la racconto - che andrà tutto bene, ma questo futuro - «Che fine ha fatto il futuro?» - sia pure schiacciato dall'angosciante presente, quando arriva?

Andrà - quando diventerà: è andata? Quando potremo metterci davanti a un tavolo a raccontarci la storia di questi tempi tristi e tribolati? E io stavo così, e passavo il tempo in quel modo... 

Il problema è che, invece, qui si stia assistendo e - soprattutto - subendo un crescendo di ansia e preoccupazioni diffuse, come se la società tutta fosse all'angolo in attesa del KO. 
Ma quando suona almeno la fine di un round?

Quando la smetteranno con il quotidiano bollettino della contabilità del contagio? Quando impacchetteranno tutti i dati nella silenziosa statistica dell'Istat?

Nel Bilancio demografico nazionale del 2018 si legge che, due anni fa, in Italia ci sono stati 633mila decessi, vale a dire poco più di 1700 morti al giorno. È un dato tranquillizzante, nevvero?



Certo, la situazione attuale è grave, la realtà oggettiva non è che la si cambia a proprio piacimento. Io vorrei soltanto che, in questi giorni dello stare a casa, si potesse, non dico nascondere la realtà: soltanto tenerla per un attimo in stand-by, e si avviasse una narrazione diversa degli eventi e, in spirito decameroniano, si riuscisse a mitigare l'effetto panico senza dover ricorrere alle benzodiazepine.

Per fortuna c'è il cane.

5 commenti:

Marisa ha detto...

I media ci lavorano su questo tema, per essi le notizie più nefaste sono il pane quotidiano col quale nutrono i cittadini.

Sono sciacalli senza empatia né rispetto per cui l'unica cosa da fare è spegnere la tv e aspettare che "a nuttata a da passà".
Ce la caveremo e non perché siamo bravi e buoni ma perché l'epidemia farà il suo corso e avrà la sua fine.
Coraggio!

Luca Massaro ha detto...

E coraggio sia.
Grazie

Olympe de Gouges ha detto...

abiti in un paradiso

Luca Massaro ha detto...

sì, è un bel posto... ma tu pensa che quello raffigurato è un castello che Dante descrive nell'Inferno (XXX)
:-)

UnUomo.InCammino ha detto...

L'ecologia della realtà, estromessa dalla porta della Ortodossia, rientra dalla finestra.