sabato 28 novembre 2020

Avere il polso non è come avere un dito

Non ho il polso dell'opinione pubblica, bensì un dito, il medio per l'esattezza, che uso sovente per mandarla nel luogo di culto del principale partito di maggioranza dell'attuale governo.
Già, la pubblica opinione merita di essere mandata in quel posto, perché è - sempre - un'opinione che si forma sul sentito dire, sullo stereotipo, sul «mangiate merda [ché] milioni di mosche non possono sbagliare».
Ma ancor più della pubblica opinione, mi offendono i fiancheggiatori della stessa, coloro che vi si conformano amplificandone la voce.
Ciò detto (ho detto «ciò»?), confesso inoltre che, personalmente, non sono poi tanto sicuro che l'opinione pubblica esista, che abbia mani e piedi e vesta panni. Piuttosto, credo che vi siano agenzie informative incaricate di farla nascere e, poi, tenere in vita, finché non muore, in attesa che se ne formi un'altra, di pubblica opinione, su questo o quell'evento o fatto che, altrimenti, scevro da ogni pensiero precostituito, farebbe fatica a imporsi alla sua attenzione.
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Quello che scrivi è risaputo ma non abbiamo rimedi ne soluzioni. Io parlo più chiaro. Perché c'è l'informazione? Per sapere cose che poi saranno loro a determinate le nostre scelte politiche. Non abbiamo una corretta informazione politica ne su carta ne in televisione e nemmeno sui pc dove ognuno scrive ciò che vuole. L'ignoranza della massa si perpetua nel tempo anche se in forme diverse ma è sempre lì pronta a renderci dura la vita.

Luca Massaro ha detto...

L'oracolo che vive a Delfi non dice né nasconde: ma accenna.

Anonimo ha detto...

Scusami, ma scrivi chiaro! Io sono stato esplicito, sono contro la cattiva informazione, e in Italia ce ne è a iosa, lo si vede da chi ci governa. Non mi servo di simbolismi ma spiego chiaramente ciò che trovo anomalo. Se io so chi non vale non lo voto. Se fossimo stati bene informati non avremmo avuto tanti incapaci a governarci, semplice no?
Senza alcuna offesa, è un mia libera opinione.
Certo non sono l'oracolo posso anche sbagliarmi, ma per ora, per quel che so, la vedo così.

Luca Massaro ha detto...

Gentile anonimo/a, sono io che cerco, invano, di essere "oracolare" perché non mi va, di essere"esplicativo". Scrivo senza pretese informative, divulgative e non intendo consigliare nessuno. Sei libero/a d'interpretare, ma sappi che - a mio avviso - anche la più corretta e la più trasparente delle informazioni non riuscirebbero a modificare il valore (pressoché nullo) dell'esercizio del ovto.
Ti ringrazio comunque di passare di qua e di lasciare il tuo commento.

Anonimo ha detto...

Secondo te l'informazione corretta e trasparente non aiuterebbe a votare meglio perché il valore del voto non sarebbe utile ai fini di un buon governo? Ho inteso bene? Se è così allora immagino che sarai di quelli che da tempo non vanno più a votare. Comunque scusa, non voglio sapere cose troppo private, e ti chiedo scusa se ti riscrivo, ma visto come la pensi, non ritengo più continuare. Buone feste

Luca Massaro ha detto...

Gentile Anonimo/a,
1) no, non aiuterebbe, perché una corretta e trasparente informazione porterebbe a
2) disertare in massa le urne
3) A volte voto, a volte no: dipende. Se voto, lo faccio con disincanto o per burla.
4) Non mi devi delle scuse, casomai mi dovresti un nome e/o la spiegazione del perché preferisci continuare a risultare anomino/a.

Anonimo ha detto...

Non ho un blog come te ma non ho nessun problema a dirti come mi chiamo. Sono Aldo e scrivo ogni tanto, non sono un tipo distruttivo e mi piace la collaborazione e non voglio perdere le speranze, ma se ti leggo, confesso e mi scuso di tale confessione, le speranze le perdo del tutto. Sono molto favorevole al volontariato e in questo momento lo sono negli ospedali della mia cittadina faccio quel che posso. Insomma non vedo tutto nero come te, ma mi limiterò a leggerti quando scrivi le poesie o quando parli con Dio.
Comunque grazie e buone feste