giovedì 5 novembre 2020

Schiaffi

Non ho più fiato letterario, connessione scolastica, ho perso il polso e le dita (con il palmo) cadono di conseguenza. Non esigo, quindi sbrigo relativamente con poco la prassi, senza impelagarmi in pelaghi dove il pelagianesimo impera. Lascio agli sfacciati il tempo di metterci la faccia, tanto non sarà mai colpita dai muti schiaffi della consapevolezza. A proposito di schiaffi: ci sarebbe fortemente da richiedere il ripristino dei finestrini apribili sui treni e sugli autobus; dacché pregressi protocolli di sicurezza imposero di chiuderli, adesso, le nuove disposizioni dovrebbero prevedere di aprirli, sia per dare aria ai sigillati mezzi di trasporto locale e non, ma, soprattutto, per dare schiaffi agli affacciati.

- Ma che parti sempre te? Sempre ni mezzo me lo trovo.




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