sabato 18 ottobre 2014

Il pieno e il vuoto

Mi sento pieno, disse il vuoto. Ed esplose. E tutto nacque in quell'istante preciso. Bum catabum bum. E qualcosa avvenne. Anzi: addivenne a essere quella cosa punteggiata di vuoto e pieno detta universo. All'inizio fu la polvere, capite bene, come quando uno mette piede in una stanza in cui non entrava da anni e passa un dito sopra la mobilia. Non si vede più la pubblicità di Pronto spray, peccato. Come se fosse stata tutta sua la colpa del buco dell'ozono. Comunque non ti muovere che fai polvere. Ho capito che non riesci a stare ferma, che devi girare in tondo, sei costretta, i detriti si devono coagulare e farti, comporti, trasformarti da tartufo a patata, e da patata ad arancia. Meccanica celeste e tutte le impressioni che ho avuto in questa vita. Poco e niente resterà di te. Ma dimmi Terra: da uno a cento, quanto credi nel principio antropico? - 273,15. Eppure tutto fa pensare che, noi essendoci, si sia i protagonisti principali della messa in scena. Il problema è l'impresario, il problema è il regista. Credere che esista - e bestemmiarlo (o pregarlo o fargli spallucce). Oppure credere che non esista e recitare a soggetto. Adesso capisco perché, alcune notti or sono, in sogno, ho mandato affanculo Luca Ronconi. Ma dico io. Ma dici tu, dici, continua. Cosa vuoi che altro dica se non questo: spero che tra qualche centinaio di milioni di anni siano in grado di farci vedere, post mortem, un reportage documentato di quel futuro in cui forse l'umanità sarà scomparsa. Ma se non ci sarà più umanità cosa t'importerà sapere di quegli anni? Tanto quanto sono curioso di sapere cosa c'è stato prima che noi fossimo - e questa curiosità è sostanzialmente soddisfatta, data la verosimiglianza di quanto la scienza racconta. Al contrario, il mito, in quanto inverosimile, non ti soddisfa? No, perché ogni mito - o quasi ogni mito, non li conosco tutti - prevede un creatore, un realizzatore che stabilisce regole e finalità. E le regole e le finalità costellano già abbastanza lo spazio e il tempo del vivere. Ti sei svuotato per questa sera? Sì, ho simulato ancora volta l'atto della creazione: sono ritornato vuoto.

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