giovedì 30 settembre 2021
L'Unico è di loro proprietà
martedì 28 settembre 2021
Lo spigolatore
domenica 26 settembre 2021
Alla Brunetta dei Ricchi e Poveri
La loggia FFP2
giovedì 23 settembre 2021
Cortesie del caso
mercoledì 22 settembre 2021
All'Italia
È così bello amarti, pensavo,
poi mi sono ricreduto, pensavo,
perché amarti costa tanta
fatica.
Purtroppo a me uccide
l'accidia;
così lascio perdere questo sforzo
perché non voglio morire
ammazzato
dall'amore che pensavo
di avere per te.
Non ti amo più, penso:
tiferò Croazia.
martedì 21 settembre 2021
Proviamo a cantare
domenica 19 settembre 2021
Ingombro
venerdì 17 settembre 2021
J'étais Charlie
Sogni farmacisti
mercoledì 15 settembre 2021
Come un pino su un piazzale d'asfalto
domenica 12 settembre 2021
Il consenso informato
sabato 11 settembre 2021
Tilt
«Lo ammetto, io non ho fede nella scienza. Della scienza ho enorme rispetto, ma la fede la lascio ad altri lidi. In effetti credo che il rispetto per la scienza sia incompatibile con la fede in essa, perché chi rispetta la scienza ne rispetta innanzitutto il metodo, poi la cautela, e infine la capacità di dubitare e mettersi in discussione.»
venerdì 10 settembre 2021
No-senza
Ho perso un po’ contezza dei tempi, da quando i vaccini anti-coronavirus arrivarono al confine italiano, scortati come il Sacro Graal, alcuni conservati in contenitori refrigerati con l’azoto – e tutte le conseguenti preoccupazioni di non interrompere la catena del freddo.
E non ricordo esattamente quando tutto cominciò, i primi che ne “beneficiarono”. Ricordo che si iniziò per categorie (forze dell’ordine, insegnanti, personale sanitario); si proseguì con l'obbligo ai sanitari; ci si accorse che i fragili restavano indietro e si procedette per scaglioni di età. A volte (mi sembra a Bologna) fu estratto, tipo lotteria, un lotto e ci fu la calca. Ci furono anche difficoltà con le prenotazioni, a trovare i luoghi di somministrazione vicini a casa (anche 100 km per farselo!). Ci fu chi lasciava il posto a un altro…
Poi venne l’estate, le file terminarono, i portali internet non si sono più intasati: basta un clic e subito riesci a trovare un appuntamento.
Sono passate diverse settimane, mesi. Sono state somministrate milioni di dosi. Dicono che ci sono indubbi benefici diffusi per tutta la popolazione. Nondimeno, sono stati riconosciuti, anche dagli organismi di controllo ufficiale, ma anche dalle stesse aziende produttrici degli effetti collaterali (non stiamo qui a discutere sul tipo di sorveglianza attiva o passiva, anche se eccome ci sarebbe da discutere).
Vengo al punto.
A fronte di questi dati, le case farmaceutiche stanno studiando e cercando soluzioni per migliorare e l’efficacia e per diminuire e/o attenuare gli effetti collaterali? In breve: esse hanno capito quale componente degli “ingredienti” provoca i danni o cosa aggiungere per potenziarne l’efficacia? Come sono stati capaci d immettere sul mercato tali prodotti in relativo poco tempo, potrebbero, tra qualche mese, “aggiornare” il prodotto ritirando dal mercato il vecchio? Un po’ come, in poche settimane, sono spariti dagli scaffali del supermercato quasi tutti i prodotti contenenti olio di palma, sostituito con altro tipo di olio vegetale, le case farmaceutiche potrebbero fare altrettanto?
Un’ultima cosa: perché durante queste settimane di forzatura, di costrizione, di ottundimento, le case farmaceutiche sono state e stanno generalmente mute? Perché non intervengono loro, si defilano dal dibattito e fanno parlare soltanto corifei dello stracazzo, politicanti del menga, e tanti altri cretini di vario genere? Perché il cliente (lo Stato) non osa dire all’oste: guardi una bottiglia su x mila, milioni sa di tappo, anziché negare il difetto e maldicorpo che in alcuni casi consegue?
À la guerre comme à la guerre, cadornini del cazzo?
mercoledì 8 settembre 2021
Che tessera?
Un velo triste
lunedì 6 settembre 2021
I pretendenti
«Il tema della salute come bene pubblico richiama alla responsabilità sociale e in questo periodo al dovere, morale e civico della vaccinazione. E' lo strumento che in grande velocità la comunità scientifica ci ha consegnato per sconfiggere il virus e sta consentendo di superarne le conseguenze non solo di salute ma anche economiche e sociali"».
«Non si invochi la libertà per sottrarsi dalla vaccinazione, perché quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui. Chi pretende di non vaccinarsi, con l'eccezione di chi non può farlo per salute, e di svolgere una vita normale frequentando luoghi di lavoro o svago, costringe tutti gli altri a limitare la propria libertà, a rinunciare alla propria possibilità di recuperare in pieno luoghi e modi e tempi di vita". »
domenica 5 settembre 2021
Quella invocazione
«"Non si invochi la libertà per sottrarsi dalla vaccinazione, perché quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui. Chi pretende di non vaccinarsi, con l'eccezione di chi non può farlo per salute, e di svolgere una vita normale frequentando luoghi di lavoro o svago, costringe tutti gli altri a limitare la propria libertà, a rinunciare alla propria possibilità di recuperare in pieno luoghi e modi e tempi di vita". »
L'imperfetto assoluto
La sovranità apparteneva al popolo, che la esercitava nelle forme e nei limiti della Costituzione.