lunedì 21 febbraio 2011

Se...


Se è possibile mantenere la gioventù
Respirando abbracciati a una cassetta postale;
Se la dentiera si è rivoltata contro la povera signora mordendola e
Lasciandola in gravi condizioni;
Se scendendo dall'aereo la Duchessa di Caldaosta
Ha sorriso tutto il suo avorio;
Se Baule-Pieno ha azioni nelle miniere di sterco:
Se in America un giovanotto di cent'anni
È venuto da lontano per vedere il Presidente
A cavalcioni della madre;
Se un becco riceve il proprio peso in aspirina
E la offre agli ospedali del suo paese;
Se l'ingegnere non era ingegnere un bel niente
E la ragazza è rimasta con un «ingegnino» in collo;
Se rientrante, protuberante, perturbante,
Lola domina ancora i portoghesi;
Se Jorge (quel simpaticone di Jorge) ha tentato di bere quella sera
Il prosciutto di Chaves con una cannuccia
E Edoardo non ha voluto essere da meno
Uscendo con un'aragosta a guinzaglio;
Se «nessuno mi ama perché ho l'alito cattivo
E strabuzzo gli occhi come una sciocchina»;
Se Mimi Bluette ormai non viene più a Lisbona
A cantare con Alberto...
Per caso il nostro destino, zac!, muterà?

Alexandre O'Neill, Nel Regno di Danimarca, 1958, in AA.VV., La parola interdetta. Poeti surrealisti portoghesi, Einaudi, Torino 1971 (a cura di Antonio Tabucchi).

1 commento:

rom ha detto...

Mica tanto, muterà. Almeno non per noi Italiani. Ci siamo abituati a tutto, figurati se ci cambia qualcosa una dentiera che morde la vecchia signora o il giovanotto di cent'anni a cavalcioni della madre.