Quanto è corretto dire, per l'azione quasi omicida compiuta, sicuramente premeditata, che la mente di Luigi Preiti è “andata in tilt”? Forse adesso che si trova in stato di fermo è in tilt. Ma fino agli spari e alla cattura, per quanti “colpi“ avesse ricevuto lui personalmente, ovvero per quanta inclinazione avesse preso il cammino della sua vita sì da ribaltarne lo scorrere ordinario, non si può dire che la mente del Preiti si sia bloccata e abbia cessato di funzionare. Infatti, munirsi di una pistola, poi prendere il treno da Rosarno a Roma, pernottare in centro, probabilmente farsi la doccia, radersi, fare colazione, recarsi a Palazzo Chigi e fare pum pum, sono azioni che richiedono una certa attività mentale. Casomai sbagliare tempo e luogo dell'azione può essere sintomo di qualche lacuna, ma più a livello di Cittadinanza & Costituzione che altro; infatti, a quarantasei anni, non si può certo incolpare la scuola: più gravi le responsabilità degli organi d'informazione che, a forza di pronunciare con enfasi “palazzi del potere”, tendono a confonderli, a mandare in tilt le menti dei cittadini. In fondo, poche settimane fa, anche un neo senatore grillino non sapeva dov'era il Senato...
Insomma, per chiudere il post e per non lasciare in sospeso alcun parallelo tra il gesto quasi omicida di Preiti e l'attività politica dei debuttanti a cinque stelle, mi preme rilevare questo:
e se Luigi Preiti fosse andato in tilt sarebbe stato meglio sia per lui, sia - soprattutto - per i carabinieri colpiti.
3 commenti:
Ho fatto un sogno, facile facile: Berlusconi che va in tilt.
Ben più arduo immaginare, anche solo in forma onirica, che inaspettatamente, finalmente, definitivamente ci vadano quei milioni d'Italiani che ancora lo partoriscono, e insieme se ne imbevono, e naturalmente lo votano e lo voteranno.
E pensare che c'era quasi andato in tilt, nel novembre 2011. Il piano della sua politica del bunga era sì inclinato che egli "era andato per le terre", tra la polvere. Dicono ci fosse l'Italia da salvare e fu chiamato l'amaro Monti ma questa è un'altra storia.
E' un'altra storia fino a un certo punto, se ci ricordiamo come anche all'inizio di questa campagna elettorale non è che fosse messo molto bene. Salvo che poi il piano ha cominciato ad invertire la sua inclinazione, e di certo non solo per "meriti" dell'immarcescibile ceronato...
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