venerdì 23 marzo 2018

Il coraggio di Napolitano

... di presentarsi, parlare, fare analisi, dare giudizi, non avere il minimo sentore di essere uno dei massimi artefici del disastro legislativo e governativo compiutosi nelle due ultime legislature; uno che ha dato un forte indirizzo politico acciocché il Partito Democratico si rivelasse definitivamente quello che è; uno che si rifiutò di assegnare, al segretario del partito di maggioranza (Bersani) della  precedente legislatura, l'incarico di presidente del consiglio con riserva, per provare a formare un nuovo governo; uno che nel 2011 impedì lo scioglimento anticipato delle camere, preferendo (imponendo) la nascita di un governo di "unità nazionale" guidato da Monti (divenuto, grazie a lui, senatore a vita senza certo avere le caratteristiche precipue per diventarlo); uno, la cui vicinanza alle istanze “popolari” specifiche dell'orientamento politico di cui è provenienza si misura in unità astronomiche; uno che non è ancora morto.

Napolitano: meglio di lui anche Cossiga.

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