sabato 10 marzo 2018

Legga ancora

È tardi, direte, ma io, che non riesco più a identificarmi con le sequenze libresche che pur tuttora insufflano in me moti di adesione cameratesca, io non cito più volentieri come una volta, piuttosto fono, chi è?, un testimone, di chi?, mi dica lei quale dio preferisce, quello di Spinoza, ah, ho capito, allora stiamo freschi, come i pisellini primavera surgelati.
Davvero: il blog, inizialmente, traeva dalle citazioni linfa per scrittura quotidiana, quasi sempre nel senso di Pierre Menard, autore del Don Qijote de la Mancha. Adesso, invece, trovo difficile specchiarmi, càpita di rado, sono meno entusiasta, ho meno cose da dire, certamente, anche attraverso la scrittura altrui. Il disincanto prevale sull'impegno. E poi leggo meno, molto meno di una volta: da ciò ne consegue che mi è più facile scrivere (poco) anziché sottolineare - e riscrivere.
Sancho: - La signoria vostra s'intende anche di poesie?

Don Chisciotte: - E più di quanto ti immagini e lo scoprirai quando porterai una lettera, scritta in versi dal principio alla fine, alla mia signora Dulcinea del Toboso. Perché devi sapere, Sancho, che tutti i cavalieri erranti del passato erano grandi trovatori e grandi musicisti; infatti queste due attitudini, o virtù, per dirla meglio, sono proprie dei cavalieri erranti innamorati [...]
Sancho: - Legga ancora signoria vostra, può essere che ci sia qualcosa che soddisfi le nostre domande [...]

XXIII.


2 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

ti mando un buon titolo da leggere, anzi, meglio che lo cito in un post
il più bel libro sul cd tour italiano da parte di uno straniero
Goethe non regge il confronto
se poi ti dicessi il nome dell'autore (celebre) non ci crederesti
ah, che bel libro, che bel libro
soprattutto per quanto riguarda napoli
che bel libro, che bel, che bel, che bel ... ... ... ... ...

Luca Massaro ha detto...

sono curioso di sapere l'autore e quindi t'invito a scrivere quanto prima un post con tale citazione ;-)