mercoledì 14 marzo 2018

Strascichi postelettorali

4.590.774 (pari al 14,01% di votanti) è il numero di coloro che hanno votato Forza Italia - Berlusconi Presidente. Qualcuno dice «sono stati pochi». Io rispondo: se vi sembran pochi. Poi ho cercato persino di mettermi nei panni di Piersilvio, per capire. Infine ho rinunciato a capire.

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Renzi è il maggiore responsabile del risultato negativo del Partito democratico, d'accordo. Ma Renzi è solo in parte responsabile del travaso di voti dal Pd al M5S e credo sia verosimile che, senza di lui, il Pd avrebbe preso anche meno di Forza Italia. Ricordiamo anche, per completezza, che l'illusorio risultato delle europee 2014, col 40,81% di percentuale votanti, fu sì ottenuto grazie alle 80€, concediamo, purtuttavia, se non ci fosse stato Renzi al governo, bensì Letta, il Pd non avrebbe conseguito un simile risultato.
Ma la verità è che è stato sotto la guida Bersani che il Pd ha costruito le basi della sua disfatta. Prima con l'appoggio incondizionato al governo Monti, e poi con le vicende di inizio legislatura 2013 ricordate con esattezza da Marco Travaglio. Molti furono i protagonisti del disastro piddino, ma il regista, senza ombra di dubbio, fu Napolitano, il quale mise in scena un vero e proprio thriller facendo fuori, politicamente, Bersani (e l'ex segretario del Pd cadde nella trappola del mandato esplorativo, come un ebete, senza prima accordarsi, anche su basi minime, con Grillo). Questi i fatti - inutile congetturare con i «se».

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Padoan, a Bruxelles, nonostante abbia detto le cose come stanno, in quanto ministro sotto giuramento, doveva fare ammuina e non rispondere «non lo so». Gli bastava sorridere o ribattere «fatevi i cazzi vostri, cari colleghi».

Io posso dire non lo so, e dirlo con cognizione di causa. E questa volto posso dirlo anche in forza di non avere alcuna aspettativa, rispetto al 2013. Non mi attendo niente di nuovo. Anche l'inedito è, per me, già edito. Ci sarà un governo M5S - Lega? Ne dubito. Cavalli di battaglia diversi e diverse platee elettorali. E poi Salvini non molla Berlusconi, su. Più probabile che Berlusconi operi affinché una cospicua squadra di deputati e senatori piddini sia pronta a un'operazione simile a quella a suo tempo compiuta da Alfano, Lupi, Lorenzin e Verdini. Ma la vedo dura, perché la campagna acquisti deve essere fatta in entrambi i rami del parlamento.


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