domenica 5 giugno 2016

Io no


Per un attimo mi sono sentito come pare si sentì Nietzsche quando - leggenda vuole -, nel freddo gennaio torinese, abbracciò un cavallo preso a frustate dal cocchiere.
Io mi sono limitato a una carezza all'abete che mi ha lasciato lacrime di resina sui polpastrelli. Dopodiché ho guardato su, tra i rami, nel caso improbabile vi fosse stato appeso qualcuno, specialmente l'autore che così avrebbe dato un senso alla sua richiesta.
Macché. Non si impicca più nessuno per amore. 
Purtuttavia, per amore si continuano a fare notevoli stronzate, molte delle quali meriterebbero un contrappasso. Dato che i cocchieri torinesi di fine Ottocento si sono estinti, io pensavo a un soggiorno (obbligato) in Austria: dite che sono troppo cattivo?

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