domenica 12 novembre 2017

La presa di Pisapia

Quando dicono: «Bisogna fare di tutto per unire», o anche: «Bisogna saper includere», oppure ancora: «Bisogna riconciliare le varie anime della sinistra» sappiate che non pensano ad altro che a se stessi, gli uniti, gli inclusi, i riconciliati, perché il loro obiettivo è la riconferma, il non uscire dalla zona confortevole della politica di mestiere, quella che fanno tanto perché li pagano, li invitano nelle redazioni dei giornali o delle televisioni a dire la loro, come se la loro fosse parola attesa che contenesse un significato, una speranza oppure avesse, al limite, un minimo potere persuasivo, capacità di convincere la prossima, esigua percentuale di coloro che ancora non sono stati sfiniti nel midollo da più di trent'anni di progressismo o di centrosinistra di merda, come la storia attesta che sia stato e che soltanto di peggio ancora potrà essere, e che - oh, tapini -  si recheranno alle urne, per votarli, per garantirgli ancora una legislatura di vuoto e malaffare, perché se costoro (i politici di sinistra) ci vanno disuniti, in pochi avranno la possibilità di ritrovare il posto finora occupato per continuare a rappresentare il nulla.


P.S.
Voi lo sapete, vero, che Veltroni "ha firmato" una serie televisiva per Sky che racconta l'educazione emotiva di alcuni ragazzi di una scuola media di Roma?
Io non ce l'ho il coraggio di guardarla perché mi sembra di non dover scontare alcuna pena. Se però mi dite che farlo darà più stimoli intellettuali che il Papa di Sorrentino, allora, beh, lo farò

1 commento:

Olympe de Gouges ha detto...

questi non si vogliono rassegnare al fatto che sono finiti. non hanno una sola idea alternativa allo stato di cose presenti. se non è art. 18 allora sarà 17 e mezzo. e via di questo passo. non meravigliamoci dunque di quanto succederà. cose troppo grandi per loro si stanno muovendo, ne colgono al massimo l'increspatura in superficie. in ciò hai perfettamente ragione: non hanno nulla da dirci. né loro, né, va da sé, i loro compari di destra, né, è bene metterselo in testa, quelli di Grillo. dobbiamo ripensare una società partendo da ciò che oggi essa offre come potenzialità nel suo sviluppo. ma questo NON può essere un passaggio indolore e pacifico poiché richiede l'espropriazione degli espropriatori, e va da sé che questi non ne vogliono sapere e difenderanno il bottino ad ogni costo.