sabato 4 novembre 2017

Una mancata esposizione

Se anch'io, nel 1994, fatta salva una breve militanza [*] nel partito monarchico, un concorso da giornalista in rai vinto con probabili raccomandazioni monarchiche o pentapartitiche e una spiccata indole al lecca e paraculismo, mi fossi messo a disposizione (a esposizione) di qualcuno che chiedeva la disposizione (l'esposizione) a quartabuono dei disposti (degli esposti), come portavoce, portacqua, porta quel cazzo che ti pare, forse, allora, nel giro di quasi cinque lustri trascorsi tra Strasburgo e Bruxelles, avrei imparato anch'io tre lingue e a fare quello che c'era da fare, soprattutto eseguire gli ordini e le direttive, farmi trovare sempre pronto appena si liberava un buco, o fare spazio al mio di buco alla bisogna, in giacca e cravatta, a rivestire incarichi via via sempre più di prestigio, perché mai mi sarei permesso di pisciare fuori dal vaso, di sputare nel piatto dove mangiavo, di toccare un culo fuori contesto, e buongiorno e buonasera, good morning and good night, bonjour et bonne nuit, buenos dias y buenas noche, ecco che forse, miracolo del tempo e dell'oblio conseguente, sarei considerato uno statista, perché di fatto - altro miracolo dovuto a una combinazione astrale sconvolgente - altri mi hanno eletto presidente di qualcosa, di un consesso di morti viventi, tra i quali la figlia di un certo Altiero, la brava intellettuale - ricordate - la quale, candidandosi, dichiarò che, nel caso fosse stata eletta, avrebbe rinunciato al seggio, col cazzo, vero Furfaro?, ma che vuoi che sia, il sopramondo si compone di certe facce, non di altre, non di quelle che nel 1994 non sapevano neanche come trovare una sede del partito monarchico per eventualmente iscriversi, o a chi raccomandarsi per fare lo spazzino comunale e quindi niente, che io non sia diventato uno statista è dovuto a una sicura cospirazione monarchica, perché a me i re, tutti i re e le regine, quelli buoni compresi, stanno sul cazzo. 

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[*] Mi riferisco a http://www.ilpost.it/2017/11/04/tajani-ambizioni-politiche/
La piattaforma blogger stasera fa le bizze impedisce di inserire i link in modo corretto. Se lo faccio, appare questo

6 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

della società civile è rimasto il peggio
di questo peggio, berlusconi, renzi e i loro accoliti, rappresentano, sul piano soggettivo, i prototipi per antonomasia; ma ciò non basta a spiegare il decadimento di un'epoca, di una crisi che investe così pervasivamente ogni ambito sociale e privato.
fammi oggi il nome, per esempio, di un vero corsaro come pasolini, ma anche di un reazionario per bene come montanelli ...

Anonimo ha detto...

caxxo ma come descrivi bene quell'ambiente di individui che x le loro ambizioni col sedere accogliente si trovano sempre pronti, si vede che ci sei stato in mezzo...
ma che di fronte a sconvenienti richieste, hai rivisto le tue ambizioni, bisogna convenire che chi sa avere tale coraggio e tale cu.. in fondo lo meriti... si dice che non si ha abbastanza coraggio ambizione o altro, ma qui hai descritto bene è tutta questione di cu.. e di coraggio a sacrificarlo... ma questo lo si sapeva... ma descriverlo così divertente come hai fatto tu non capita di leggerlo... complimenti è divertente leggerlo
fabio

Marino Voglio ha detto...

dai frate' nun fa' così.
a bruxelles se magna demmerda.

Luca Massaro ha detto...

@ Olympe de Gouges.

Infatti. E no, non posso farti alcun nome, o forse sì, anche se costoro scrivono - o scrivevano - sui blog. ;-)

@ Fabio
Grazie del commento.
Preciso, tuttavia, che personalmente non ho "rivisto le mie ambizioni", giacché di simili non ne ho mai avute - e lo dico a mio disdoro.

Luca Massaro ha detto...

@ Marino

Già. Epperò, chi ci va, digerisce tutto lo stesso

Anonimo ha detto...

Ma non credo che tra Bruxelles e Strasburgo imparino "due o tre lingue straniere", non credo proprio.
Alessandro