giovedì 18 dicembre 2014

Il femminile di cubo


Dal 14 dicembre, dunque presago dell'imminente sgretolarsi del muro, Mike Dowson pubblica un suo fotoreportage su Cuba. Ne sono deliziato, perché Mike ha un occhio fino e luminoso.


Parimenti luminoso è, per me, il seguente capoverso, tratto dal post di giornata di Olympe de Gouges:
«Considerare Cuba come un paese comunista, sarebbe come considerare gli Usa un paese democratico. Nessuno può negare che a Cuba si siano sperimentati alcuni elementi che sono fatti passare per “comunismo” o simili, così come non si può negare che gli Usa siano genericamente un paese di principi “democratici”. Dipende da che cosa s’intende con questi termini, quindi che cosa s’è disposti a riconoscere e quanta mistificazione s’è disposti ad ingoiare. Del resto ognuno di noi annaffia serafico le proprie illusioni, a cominciare da coloro che affermano solennemente di non averne affatto.»
Infine, è indubbio vi sia stata una mediazione del Papa tra i leader delle due nazioni (e sarei curioso di leggere le due letterine del pontefice). Tuttavia, penso che, 
più di Gesù Cristo,  
ha potuto l'olio di scisto.

1 commento:

UnUomo.InCammino ha detto...

> Considerare Cuba come un paese comunista, sarebbe come considerare gli Usa un paese democratico.

:)
Appunto!