domenica 30 agosto 2015

Al macero vacci tu

In un trafiletto pubblicato sulle pagine culturali de la Repubblica odierna («La seconda vita dei libri al macero»),  Loredana Lipperini scrive:
«C'è un dato che dovrebbe far riflettere tutti coloro che si occupano di editoria, dagli autori ai lettori passando per gli editori medesimi, ed è la brevità della permanenza dei libri sugli scaffali. Vecchio discorso, così come vecchio è quello, conseguente, del macero, cui dopo pochi mesi di vita la maggior parte dei titoli pubblicati viene destinata: si parla di svariati milioni di volumi ogni anno.»
Ora, se c'è una cosa che i blogger “puri’, rimasti sulla piattaforma (e che non hanno usato il blog come un trampolino per tuffarsi nella pubblicazione cartacea), possono andare fieri è che non sono stati complici, neanche con un grammo dei loro pensieri pubblici, del libricidio in corso ogni anno. 
Tra le varie forme di essere dimenticati e, a poco a poco, ignorati questa del blog non è una delle peggiori. Mi dispiace per la polvere che non può adagiarsi sulle nostre spalle. Sulle palle, invece, è un altro discorso.

3 commenti:

Marino Voglio ha detto...

boh.
il Zibaldone mio hanno detto (so' due) in coro "ma lipperini chi?" e da allora non riesco a farli smettere di ridacchiare.

Luca Massaro ha detto...

Sai com'è, @LaLipperini è una specie di autorità in materia editoriale e financo bloggheristica.

Olympe de Gouges ha detto...

una delle tante oscenità di questo sistema economico