domenica 23 agosto 2015

Il cattivo uso del buono

«L’idea del buono ha questa pecca: è sempre buono in un modo particolare, buono per me, buono per noi, e diventa normativamente un buono per tutti ma in un senso traviato in cui gli altri vengono sottoposti al diktat morale e se non si adattano sono chiaramente cattivi. Chi si arroga la posizione di buono getta dall’altro lato tutti gli altri che non gli piacciono. E il dibattito è finito: se io sono il buono, chiunque la pensi diversamente è cattivo e quindi non va ascoltato né sostenuto. Va combattuto.»

Un gran post di Alex sulla cosiddetta “buona scuola”.

2 commenti:

Marino Voglio ha detto...

mapperché mi fate questo. io a essere buono ho rinunciato da quel dì, e se appena tento di sedermi dalla parte dei cattivi i posti sono già tutti occupati, e per giunta da giuliano ferrara con brunetta in braccio.

Luca Massaro ha detto...

'A Marì, nun te preoccupà: te fai parte della ristretta cerchia degli spietati, 'na specie di eletti della cattiveria.