venerdì 21 agosto 2015

Una brutta storia più o meno

«BISOGNA respirare lentamente e aspettare che la vertigine, lo stordimento, quella specie di nausea che somiglia alla paura si depositino al centro del corpo.»

E scoreggiare.

«Dov'è la colpa, dove l'errore? Le vittime, prima di tutto. Le vittime non hanno colpa: soccombono. Passive nell'azione.»

Dov'è la colpa? Nel retto pieno.

«È una brutta storia [...] Bruttissima. Questo, più o meno.» 

Ci vuole un cesso.

«Sarà un dettaglio, questa ossessione dei corpi. Ne sono tutti vittime, in questa storia»

Sarà un dettaglio, ma a me pare che l'ossessione dei corpi faccia il paio con l'andare di corpo.

«Questo è una storia in cui folli si diventa. Chiusi a studiare, fuori a bere e a ballare. La cosa più importante di tutte, la più difficile, sarebbe capire come, nel vuoto di cosa, perché.»

Se non basta una, tiratelo due volte, lo sciacquone.

1 commento:

Olympe de Gouges ha detto...

sono loro che hanno in tutti i modi creato il vuoto e ora vorrebbero capire il perché. ma pensa un po' con che gente si va a sbattere tutti i santi giorni. e poi se sfanculi e giri le spalle diventi una persona scorbutica o anche peggio.