mercoledì 19 agosto 2015

Alfabeto morte


Improvvisamente morire
forse
a scatti, a ticchettii
di pause ed effetti
punti e lineette
dell'alfabeto morte.
Disciogliere affetti
scatenare gli abbracci
i difetti del cuore
che non ce la fa
ad allagare d'amore
il terreno d'intorno
più di quello che può
o che vuole
il chiuso del corpo
il trattenuto
dentro un sorriso
o uno starnuto.

Salute.

Improvvisamente
addentrarsi nel sonno
che non è riposo
ma il disfarsi dell'Io
da tutte le funzioni
che lo tengono appeso
al presente, compreso
al passato e sospeso
nel niente. 

Improvvisamente
morire per capire
che la pazienza è una virtù
opprimente
che il silenzio non ha senso
se non è l'urlo di Munch.

Ma ora basta morire
tenere la mente
legata all'incombenza:
basta essere pazienti
che aspettano si avveri
la sentenza.
Quello che esiste sarà
anche senza
l'esistenza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella poesia, moderna originale stimolante che fa riflettere, me la copio e la mostro ai miei ragazzi in classe, ciao
Mimma

Luca Massaro ha detto...

Grazie Mimma.