In molti lamentano l'assenza della Sinistra in Italia e alcuni propongono persino - e giustamente - lo scioglimento del Partito Democratico, per rifondare un nuovo partito che riunisca le sparpagliate istanze de sinistra in un unico punto di raccolta.
E poi? Per fare che? Per ripetere le gesta di tutti i partiti di sinistra che hanno governato (o provato a governare) dalla caduta del muro di Berlino in poi?
No.
Fosse per me, prima di muoversi all'avventura, consiglierei la lettura di un libricino, Il socialismo dall'utopia alla scienza, (1880) di Friedrich Engels e basterebbe il titolo a spiegare il perché.
Innanzitutto, un futuro e credibile partito di sinistra dovrebbe «sottoporre tutta la storia passata a una nuova indagine» per capire che
«tutta la storia passata, a eccezione delle età primitive, è stata una storia di lotte di classe, che queste classi sociali in conflitto fra di loro sono in ogni momento il prodotto dei rapporti di produzione e di scambio, in una parola, dei rapporti economici del tempo loro».
In altri termini, in un contesto di lotte sociali, per essere un partito occorre prendere partito per una o per l'altra classe. Perché le classi sociali esistono, anche se si fa finta di no, e la lotta di classe pure, tra l'altro stravinta dalla borghesia, in particolare perché ha convinto la parte avversa, il proletariato, che la lotta di classe non esiste, esistono solo la voglia di lavorare, il merito, la fortuna. I rapporti di produzione, compagni, non parliamone: roba da poeti.
(continua)
2 commenti:
Leggere un post di sinistra mi procura una emozione di nostalgia incredibile. Quanto mi è mancata (la sinistra).
Ti va di fare che siamo stati amici tutto questo tempo e passiamo direttamente a discutere dello stato della sinistra e dell'evoluzione (mancata) dei fondamenti ideologici?
Andreataglio
Benvenuto e grazie.
Mi va.
Intanto mi segno anche il tuo blog.
(in questi giorni tuttavia ho poco tempo di discutere, nel frattempo ti consiglio caldamente di leggere Olympe de Gouges).
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