mercoledì 1 ottobre 2008

Dobbiamo parlare



Eppure dobbiamo parlare; e non solo perché la letteratura, come i poveri, è notoriamente portata a prendersi cura dei propri figli, ma più ancora per via di un'antica e forse infondata convinzione, secondo la quale se i padroni di questo mondo avessero letto un po' di più, sarebbero un po' meno gravi il malgoverno e le sofferenze (...)
Dobbiamo parlare perché dobbiamo dire e ripetere che la letteratura è una maestra di finesse umana, la più grande di tutte, sicuramente migliore di qualsiasi dottrina; dire e ripetere che, ostacolando l'esistenza naturale della letteratura e l'attitudine della gente a imparare le lezioni della letteratura, una società riduce il proprio potenziale, rallenta il ritmo della propria evoluzione e in definitiva, forse, mette in pericolo il suo stesso tessuto. Se questo significa che dobbiamo parlare di noi, tanto meglio: non già per noi stessi, ma forse per la letteratura.

Iosif Brodskij, Dall'esilio, Adelphi, Milano, 1988, pag.14-16.

Questo brano mi sembra il giusto programma per la mia idea di blogger. Comporre un blog, leggere quello di altri ai quali ti senti vicino (affinità elettive?) fa partecipare e concorrere a ciò che Brodskij chiama "il ritmo della propria evoluzione".
Il mondo dei blog è uno dei luoghi possibili per un nuovo umanesimo.

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