sabato 19 novembre 2016

L'incanto monarchico di Repubblica


Io penso sempre che se lo spermatozoo di mio padre e l'ovulo di mia madre fossero stati nobili, l'avrei pensata diversamente; così come diversamente vissuta l'avrei, la vita. Ma anche se fossi nato semplicemente suddito di una qualsivoglia tipologia monarchica, e a scuola e in chiesa mi avessero inculcato il rispetto per re regina fante settebello o souncazzochialtro, probabilmente allora pure io, al cospetto di un pancione nobile mi sarei incantato come un direttore, o vicedirettore, o caporedattore, o souncazzochialtrocoglione di Repubblica punto it.

3 commenti:

dmitri ha detto...

Hanno la colonna di destra ipertrofica, si stanno trasformando in Novella 2ooo e i lettori ne sono lieti
Cosaaa non darei per vivere una favolaaa.
Cantava uno

Anonimo ha detto...

La verità è che non riescono neanche a darla gratis come un tempo in scuole e ospedali, Repubblica è in caduta libera quanto a vendite, come tutti i giornaloni fishwraps, Il sole 24h sta chiudendo si spera nelle parrucchiere.....

Anonimo ha detto...

Sangue blu

«Le porte dei giornali si aprono solo dall’interno: è inutile bussare o dare spallate se non c’è qualcuno da dentro che socchiude almeno uno spiraglio. Per questo si dice tra di noi che il primo consiglio da dare a un giovane che voglia fare il giornalista è di nascere figlio di giornalista o figlio di un amico di un grande giornalista».

(Miriam Mafai, Il giornalista, Ensemble, 2013, pp. 62, euro 10)