martedì 24 gennaio 2017

Ammonire la simulazione

Il rischio che l'universo sia una simulazione è, allo stesso tempo, un rischio nullo e una suggestione comoda, per quegli intellettuali (scienziati, filosofi, divulgatori, visionari di stocazzo) che partono dal presupposto che tutto il meglio sia già qui, visto che ne partecipano consumandone una gran quota.
Il problema non è tanto sapere se in fondo siamo dei robot¹, ma il percepire che determinate condizioni economiche e produttive - il cosiddetto soggetto automatico del capitale - ci rendono simili ad automi (salvo il sangue da far circolare e la merda da evacuare). 
Insomma, anche se fosse vera questa gran cazzata del velo di Maya 3.0, tanto concentrato di intelligenza e conoscenza mai che s'ingegni come fare a strapparlo, il velo, a farla restare in mutande quella svampita di Maya. 

Tutto è rappresentazione una bella sega. 

Come scriveva Giorgio Colli nella sua Ragione errabonda, il capotribù dipende dallo stregone. E se in una consistente fetta di mondo il rincoglionimento religioso, ancora oggi, gioca la sua fottuta parte nel controllo mentale del popolo, nell'altra zona - non voglio dire la più mentalmente progredita, diciamo la più disillusa, la più secolarizzata - qualcosa bisogna fare, il cinema e la televisione fors'anche lo sport non sono più sufficienti a tenere a bada il disagio, la crescente idea che chi comanda voglia continuare a comandare fottendolo, il popolo. Allora, i capotribù chiedono agli stregoni di cercare sul fronte della simulazione qualche espediente per far sì che le persone credano che «la nostra realtà non sia altro che una di queste simulazioni, realizzata da un'altra civiltà super intelligente ed esterna al nostro mondo», così ce la pigliamo cogli alieni, nevvero, entità che hanno regolato l'universo in modo tale che è impossibile cambiarlo. In sintesi: anche gli alieni, come gli dèi, hanno creato un mondo che sottostà ad Ananke, detta anche più volgarmente Legge del Menga universale.

Infine una parola sui libri di fantascienza: non sono un esperto, ma credo che i libri più validi non siano quelli che descrivono come sarà il futuro (anche se poi, più o meno casualmente, ci azzeccano), ma quelli che parlando del futuro descrivono i pericoli del presente, le distopie attualmente in corso d'opera. 

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¹Magari lo fossimo, almeno patiremmo meno le conseguenze sul fronte della sussistenza e dei surrogati del desiderio.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Luca,
dopo aver letto, mi rimane solo un dubbio ancestrale.
Ma nel post-mondo in cui viviamo ,quanti atomi di Elio ,compongono i capelli di Trump?

caino

Anonimo ha detto...

Caro Luca (2),
dimenticavo, una "situazione" analoga fu descritta da Arthur Clarke in La città e le stelle.

Pensa che però il nostro aveva previsto pure che un " cervellone" disponesse pure di un certo grado di casualità , onde evitare le Stagnazioni.
Nel nostro caso sento odore invece di "putredine" incombente.

caino

Luca Massaro ha detto...

:-D
Riguardo ai capelli di Trump, spero soltanto che gli atomi di Elio che li compongono offrano al mondo storie distese.

lozittito ha detto...

"Elio e le storie distese", ricordo, suonarono anche a Sanremo tanto tanto tempo fa

Marino Voglio ha detto...

...ma ancora 'sta storia de la simulazzione?

...allora è vero che la filosofia nun serve a un cazzo.

o quantomeno, i filosofi...

UnUomo.InCammino ha detto...

>la crescente idea che chi comanda voglia continuare a comandare fottendolo, il popolo

Il problema e' che tra un ladro, un parassita esplicito lo riconosci, ha una sua ecologia, visto che sa che non puo'infierire troppo altrimenti tu schiatti e poi esso/egli schiatta.
Poi ci sono i soviet e ele elite marxiste della sinistra al caviale, ovvero oltre che ladri, parassiti (infatti denotati come zecche dai socialisti dell'altra parte, quella fascista) sono anche degli imvasati che si credono intelligenti e moralmente superiori, coloro che vogliono salvarti contro la tua volonta', vogliono il tuo bene specie nei modo che tu detesti. Sono quelli che, osserva Massimo Fini, te lo mettono nel culo col tuo consenso.

Tra i Trump e i Clinton-Soros, assai piu' semplice difendersi dal primo.