mercoledì 18 gennaio 2017

Il messo (20)

Nelle tre ore concesse per scrivere che cosa avrebbe voluto, qui e ora, per essere felice, gira e rigira Giulio pensò soltanto a una cosa: vivere una nuova storia d'amore che gli facesse, non dimenticare, ma superare l'amarezza e la delusione causate dalla precedente. 
«Credo, ma non ne sono del tutto convinto, che felicità per me sarebbe ricostruire sopra quello che mi è crollato addosso a un passo dalla sua realizzazione. Sarò banale, ma io immagino che questa sia la maniera migliore per me per stare bene. O almeno provare a esserlo. Una donna che amo e che mi ama, una famiglia, dei figli... Questo è quello che vorrei adesso, anche se qualche dubbio resta, non certo determinato dal timore che tale storia d'amore possa finire malamente come o addirittura peggio della precedente. No. Questa eventualità non mi fa paura, ed è forse questo che mi impedisce di credere per intero che quello che immagino possa realmente rendermi felice, nella stessa misura in cui lo ero con colei che mi ha lasciato. E dunque non lo so se quello che ho immaginato vale. Certo, potrebbe essere una buona base di partenza, o una consolazione. Chissà. Forse, unito a questo, quello che vorrei è sapere, anche di rinterzo, che colei che mi ha fatto soffrire oltremisura possa pentirsi della sua decisione, possa - anche per un momento - provare rimorso, voglia addirittura ricercarmi, riprovare a ricostruire quello che ha rotto. Per sempre. Già: ecco che comincio a capire quello che veramente vorrei che accadesse per essere felice: che lei volesse rimettersi insieme, rifare tutto quello che abbiamo fatto, rivivere quello che abbiamo vissuto fino al momento in cui mi disse addio. Arrivare fino a lì, fino a quel punto e, questa volta, essere io a lasciarla e a farle vivere le medesime pene d'amore che io sono stato costretto a vivere, renderle esattamente la stessa pariglia, farla stare male ugualmente a come sono stato io. Sono stato... Sono stato... Forse è questo l'unico passo giusto fatto finora verso la felicità».

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