venerdì 29 agosto 2008
Un guscio di noce
Le cose dello spirito sono irreversibili, vanno avanti per la loro strada sino alla fine, sino alla fine della notte. Con le spalle al muro, nell'angoscia delle stanchezze, nel grigio del vuoto, leggete Giobbe e Geremia e tenete duro. Formulate le vostre tesi nella maniera più spietata, perché solo le vostre frasi restano a rappresentarvi e a dare la vostra misura quando l'epoca volge al tramonto e mette fine al canto. Ciò che non esprimete non esiste. Vi fate dei nemici, sarete soli, un guscio di noce sul mare, un guscio di noce dal quale si leva un cigolio di suoni ambigui, un battere di denti nel freddo, uno sperduto tremare davanti ai vostri stessi brividi; ma guardatevi dal lanciare un SOS - prima di tutto non vi ode nessuno, e poi la vostra fine sarà dolce dopo tanto navigare.
Gottfried Benn, Pietra, verso, flauto, Adelphi, Milano, 1990, pag. 103
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