giovedì 14 giugno 2012

I sogni degli altri

Stamattina, appena arrivato al lavoro, una collega si è diretta verso me, trafelata, sorridendo:
- Luca, stanotte ti ho sognato.
- Ah sì? Devo averti fatto divertire dall'umore che hai. Che facevo?
- Senti: eri insieme a un bambino, lo tenevi per mano, e camminavate in un bosco, in un punto scosceso, ripidissimo. A un certo punto ruzzolavate senza fermarvi, fino ad affondare in una lama piena di tritoni.
- Ah sì? E poi che succedeva dopo i tritoni?
- Bah, annaspavi. Non mi ricordo bene se, nel sogno, sapevi nuotare o no.
- Ah sì? Ti dispiace se mi tocco i coglioni?
- Di dentro o di fuori?
- Aspetta che ci penso. Magari lo sogno.

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