venerdì 29 giugno 2012

Libera stampa per libere teste di

Qualche lettore che abita a Milano e che passa sotto le sedi di Libero e Il Giornale mi controlla per favore su quali auto poggiano il culo i simpatici rintronati dei direttori responsabili di tali quotidiani? No, perché se fossero tedesche, come quell'Audi blindata ove poggia il culo (flaccido) il di loro nume tutelare, avrei ordinato due quintali di stallatico dal fattore sotto casa, giusto per riempire gli spaziosi bagagliai di tali auto di tedesca fattura.

5 commenti:

Kisciotte ha detto...

Nel mentre la Gazzetta va a indagare sulla stampa tedesca se le testate sportive abbiano commentato con correttezza la sconfitta.
Una di queste ci elogia, dicendo che gli italiani hanno giocato da tedeschi più dei tedeschi.
Peccato che chi lavora in quei giornali ci farà sempre vergognare di essere italiani a modo loro. Battute di cattivo gusto brindando a boccali di olio di ricino. Teste di cazzo insomma.

Massimo ha detto...

Io non sono pazzo per Repubblica e meno che mai per quel corifeo del liberismo "illuminato" del suo direttore, ma guardando i titoloni dei due ... come chiamarli? giornali mi sembra troppo ... ecco, mi sono un po' vergognato. Lo stile è tutto, per un uomo e ancora di più per un popolo.
Ecco, non vorrei proprio che il nostro stile dovesse essere identificato con quelle che in termine tecnico Kisciotte ha giustamente definito teste di cazzo.
Il fatto è che queste teste di cazzo sentono (giustamente) di rappresentare la enorme massa di teste di cazzo che popolano il nostro paese.
Non direi che sia un bell'elogio dire che abbiamo giocato da tedeschi.

Luca Massaro ha detto...

@ Kisciotte.
Sì, proprio così

Luca Massaro ha detto...

@ Massimo
È molto triste in effetti pensare che centinaia di migliaia di persone acquistino tali giornali per leggere di proposito e gongolando tali cose.

A parte.
Pur leggendola, nemmeno io sono "pazzo per Repubblica" ma sono amico di Enrico, il Feticista supremo. :-)

Nutriarch ha detto...

anche "li abbiamo fatti neri" mi sembra di pessimo gusto. e ancora una volta il flebile orgoglio di essere italiani é durato il tempo di arrivare al mattino.