domenica 16 dicembre 2012

«Empia razza! Anatema! Su voi la vendetta del ciel scenderà»


«... è una perla d'onest'uomo, capisce e sente ogni delicato, ed elevato sentimento, con tutto ciò questo brigante si permette d'essere, non dirò ateo, ma certo poco credente, e ciò con una ostinazione ed una calma da bastonarlo. Io ho un bel parlargli delle meraviglie del cielo, della terra, del mare, ecc. ecc. Mi ride in faccia e mi gela in mezzo del mio entusiasmo tutto divino col dirmi: siete matti! e sfortunatamente lo dice in buona fede» Giuseppina Strepponi, seconda moglie di Giuseppe Verdi, 1872 [via]. 
Verdi è l'Italia. Lui siamo noi. Ma Verdi non era un ateo. Era un mangiapreti, che è cosa ben diversa. E dietro le sue musiche c'era un mondo trascendentale". Lo ha detto il direttore d'orchestra Riccardo Muti nel suo intervento dopo il concerto rivolgendosi al cardinal Tarcisio Bertone.
Mi spiace smentire il maestro Muti ma Verdi non è l'Italia, lui non siamo noi, dacché - ateismo a parte - gli italiani, per la maggior parte, soprattutto coloro che appartengono alla classe dirigente, non sono mangiapreti, e se Verdi li vedesse, i politicanti e i cavalieri della repubblica in Senato omaggiare l'autorità vaticana, comporrebbe un'opera su un libretto di bestemmie, belle, sonanti, in Fa diesis maggiore.


1 commento:

Giuseppe Lipari ha detto...

Mi è sempre stato simpatico Verdi, ho sempre sentito una certa affinità con lui. Sarà il nome... :)