domenica 19 dicembre 2010

Dio presente nello spazio pubblico

Dall'intervista di Marco Ansaldo estraggo queste parole del cardinal Bagnasco

«[...]la Chiesa non è un'agenzia politica chiamata a prendere parte alla battaglia dei partiti. Il suo compito è quello di annunciare la salvezza di Cristo e quindi di elevare la coscienza morale e spirituale della società, rendendo Dio presente nello spazio pubblico».

- Buongiorno Dio
- Che vuoi, non vedi che sto ascoltando messa?
- Sì, ma ho un bisogno urgente di farti una domanda
- Veloce
- Velocissimo. A te sta bene che la Chiesa (la tua Chiesa) s'ingegni da millenni oramai di tenerti presente nello spazio pubblico?
- Vedi, figliuolo (nota la “u”, vocale puttana). Io, se esistessi, sarei dappertutto, in ognidove, in ognitempo e in ognispazio. Ma non ti rendi conto che essi, i chierici intendo, mi tirano in ballo per ottenere spazio pubblico per loro stessi e per i loro interessi? Ché io ho bisogno di loro per averlo lo spazio? E finanche per aver il tempo ho bisogno dei loro rintocchi di campana? Io sono (se io ci sono) spazio-tempo ça va sans dire. E il problema è che questi discorsi buttati là dalle gerarchie ecclesiastiche non trovano mai il coraggio di una replica diretta. In questo caso, se al posto dell'Ansaldo ci fossi stato io avrei replicato: Chi siete voi per dire cosa io, in quanto Dio, avrei bisogno? Io son Dio e voi non siete un cazzo.
- Grazie.
- Prego, e sta' attento che se non è troppo freddo ora il mio benedettino s'affaccia. E leggiti, dopo, questo formidabile post del tuo amico Luigi, mi raccomando: avrai le idee più chiare.

1 commento:

luigi castaldi ha detto...

Tu con me sei sempre troppo buono.