mercoledì 25 maggio 2011

Corpi liberati



«Per me, la cosa più importante è sempre stata quella di liberare quanta più gente possibile, partendo da me stessa naturalmente; di rendere i miei fan consapevoli del fatto che ognuno di noi è portatore di un tipo di bellezza, che tutti sono in grado di far emergere la propria personalità, la propria identità». Lady Gaga

Premessa. Sono anch'io un fan di Lady Gaga. Non che l'ascolti o mi precipiti a comprare i suoi cd, ma quando c'è un suo video lo guardo volentieri e certi suoi brani mi sono proprio simpatici. Le mie figliole sono piccole e sono, a loro volta, sue fan. Cosa porterà questo non lo so. Si divertono a fare danza così come io mi divertivo a fare calcio. Io volevo essere Paolo Rossi o Socrates, loro vogliono essere Lady Gaga o Kate Perry.
Getto là una riflessione estemporanea, da perfetto blogger, che non sta tanto a farla lunga, a far ricerche filologiche, dice la sua e buonanotte, mettendo anche nel conto di dire qualche cazzata.
Lady Gaga è una perfetta rappresentazione di un corpo. Io credo che un corpo, oggi, più di così non possa essere rappresentato, “mascherato”, esposto. Non esiste ulteriore nudità. Lady Gaga è come se fosse davanti a noi sempre a gambe aperte a dimostrare, ciò nonostante, che non è un oggetto, non è una cosa, ma è solo esibizione e glorificazione del proprio sé, che manifesta il suo esserci nella maniera più estesa possibile. Lady Gaga è un corpo fuori di sé, un corpo che dice ad altri corpi: uscite dal vostro falso "io" per mostrare ciò che voi, autenticamente, siete; eccedete, per far evadere il vostro "io" dalla prigione che vi siete creati ad hoc.
Per andare oltre lei, per superarla, credo non resti che esporre i propri organi interni: andare a giro con il cuore, con il fegato, con il «tristo sacco che merda fa di quel che si trangugia» tutti ben visibili; oppure, per restare sempre in tema del Ventottesimo dell'Inferno, prendersi la testa in mano, come Bertram dal Bornio, e far uscire la propria mente da sé, per guidarci come un faro nella notte. Dopo questo non c'è altro che la scarnificazione, il sacrificio, la vittimizzazione, Penteo o Gesù Cristo, tutto il sangue umano caduto in terra per mano d'uomo.
Ma il sangue di Gaga è solo un trucco, oppure un tampax usato messo su, al collo, come una medaglia.

2 commenti:

sirio59.mm ha detto...

Perdona la mia ristrettezza mentale, Luca, ma io -che trovo disgustoso, in generale, il bieco esibizionismo, soprattutto quando in sospetto di finalità commerciali e mercantili- proprio perché so che noi siamo ANCHE il nostro corpo -ma non solo-, preferisco pensare che la "liberazione dell' io" (ammesso e non concesso che ciò non conduca che al solito egotismo)sia auspicabile che avvenga grazie all' espressione dell' intelligenza, della grazia, della sensibilità, del talento. Preciso di non conoscere il personaggio, né -se ne ha- i suoi messaggi messianici, ma ho il sospetto che il suo conto in banca ne tragga grande giovamento.

Luca Massaro ha detto...

Macché ristrettezza, il tuo è un allargamento di pensierio.
Tu dici bene - e anch'io prediligo una espressione di te come tu la auspichi. Tuttavia, non escludo che altri manifestino il proprio sé con altre sensibilità, altre intelligenze.
Riguardo al conto in banca di L.Gaga: è abnorme, certo, ma se lo è guadagnato senza alcun decreto governativo, legge ad hoc, e senza poi entrare in politica.
La sua è una ricchezza che era nascosta da qualche parte nel mondo e lei l'ha scovata.