giovedì 19 maggio 2011

Radio Arrapaho

Giuliano Ferrara stasera ha parlato del caso DSK.
Ha anche cominciato bene la trasmissione, dicendo che il meccanismo della gogna giustizialista americano, di matrice puritana, non è - e non deve diventare - la norma nelle giustizie italiana e francese. Anche se, poi, in America il processo è giusto, è equo e sia che avvenga la condanna o l'assoluzione, queste saranno, entrambe, esemplari, nel senso che la prima comminerà una pena massima o la seconda restituirà interamente l'onorabilità perduta.

Eppure, anche parlando di DSK, Giuliano Ferrara ha trovato l'occasione per fare una digressione sulle gioiose e scanzonatissime serate di Villa San Martino, all'insegna del buon gusto e del savoir faire, per rimarcare che no, il suo Amore mai e poi mai farebbe una cosa così bassa, brutale, da troglodita come quel villan fottuto di francese, ch'è saltato addosso a quella cameriera nera come un galletto impazzito. Lui sì che è da mettere a bada col cesarismo americano. Mica il suo Amore, che è tutta gentilezza e galanteria, generosità e divertimento, e volerlo a tutti i costi metterlo in croce per i suoi svaghi da bon vivant è pura persecuzione giudiziaria. 
(E Ferrara compie qui il losco tentativo di eclissare la vera ragione per cui Berlusconi è indagato: l'età della marocchina. Egli tace volutamente questo punto fondamentale, sottintendendolo però, strizzando l'occhio al telespettatore: "eh, ma cosa vuoi che sia, anno più anno meno: Silvio - uomo «di facili costumi, ma di sani principi» - mica faceva l'arrapato, voleva solo qualche carezzina"....).

Tutta colpa (dice Ferrara) del pansessualismo, della libertà sessuale, del darla e darlo via senza troppe seghe mentali, troppi sensi di colpa, e un calo vertiginoso dell'Istituto Sacramentale della Confessione, che teneva a bada gli istinti con due prece e quattro avemaria - venendo qui alle stesse conclusioni della Conferenza Episcopale Americana.

E qui è bene che continui qualcuno più ferrato di me in materia, mi auguro Malvino, visto che Ferrara ha nominato l'altro suo Amore, il Ratzinger, e la sua dottrina contra il relativismo.

P.S.
Il titolo è un richiamo all'incipit di questo film.

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazie del ricordo di Arrapaho---

che dire---

forse gli Stati Uniti sono ipocriticamente moralisti, non lo so, non ci sono cresciuto---

sono cresciuto in Italia e dei festini privati di B. non mi interesso, ovviamente condanno il reato su una minore e l'abuso di potere---

la storia in sè è già deprimente di suo: un miliardario costretto ad acquistare compagnia---