giovedì 19 maggio 2011

L'attrezzatura necessaria

DSK si è dimesso. L'obiettivo del presunto complotto è stato raggiunto. Sempre che vi sia stato un complotto. Secondo me si tratta di una di quelle profezie che si sono autoavverate. Tutto qui. 
In fondo lo stesso Strauss-Kahn temeva che, prima o poi, gli sarebbe stata preparata, a suo dire, una "trappola". Sapendolo, poteva evitare di caderci. Lo so: tira più, eccetera.
Boh. Al momento, ripeto, mi sento solo di difenderlo sul piano dell'ingiusta esposizione mediatica dell'arresto che ha subito. Per il resto, vedremo. Intanto, per consolarlo, estraggo da quel magico libricino di T. Cathcart e D. Klein, Platone e l'ornitorinco, Rizzoli 2007, la seguente storiella:

Una coppia va in vacanza in una riserva di pesca. Mentre il marito schiaccia un pisolino, la moglie decide di prendere la barca e uscire sul lago a leggere. Mentre si gode il sole, lo sceriffo del luogo accosta con la barca e dice: «Qui non si può pescare signora. La devo arrestare».
La donna ribatte: «Ma sceriffo, io non sto pescando».
Lo sceriffo dice: «Lei ha tutta l'attrezzatura da pesca a bordo, signora. Mi vedo costretto a procedere contro di lei».
La donna dice: «Se lo farà, l'accuserò di stupro».
«Ma se non l'ho nemmeno toccata» dice lo sceriffo.
«Lo so» ribatte la donna. «Ma lei ha a bordo tutta l'attrezzatura necessaria».

4 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

:-)))

Valerio Mele ha detto...

Sì, ma se "tira, ecc", questo non vuol dire usare violenza, molestare o aggredire... Tutte cose da dimostrare, certo... ma tu considera che una donna che denuncia (e per di più un uomo potente) non lo fa per incastrare o ordire complotti (questo presupporrebbe una freddezza da donna fatale, da Mata Hari)... Quello che deve passare sono forche caudine e non lo farebbe a cuor leggero se non fosse dimostrabile con qualche prova... tanto più davanti ad un plotone di avvocati pagatissimi (come forse anche il giudice). A me, personalmente, DSK non fa nessuna pena, né tanto meno sarebbe da consolare... Chi consola tutti i poveri cristi, che non sono Strauss Kahn, che appena arrestati vengono picchiati, magari anche a morte?
Questo non vuol dire che non debbano essere garantiti i diritti dell'imputato o di un reo di una colpa. Se poi c'è la fossa dell'onta per chi compie reati, in caso il reo sia famoso... questo fa parte del gioco della fama. Potevi evitare di fare il direttore del FMI... Ma se tutti vengono ammanettati quando sono arrestati... perché lui no? Perché tutta questa misericordia solo per i potenti?

Io credo che anche i giochi sado-maso siano potenzialmente tutti illegali... se solo uno dei due decidesse di far valere graffi, ferite, lividi e tracce seminali come elemento probatorio... Ogni volta che una donna dice NO, continuare è violenza... Quel che mi fa un po' schifo è l'invadenza del diritto tra le mutande, semmai, la sua illimitata estensibilità... Ma già la decisione di una denuncia così coraggiosa, socialmente asimmetrica, sbilancia a favore della donna il giudizio... Le spie fatali secondo me stanno più nei film. Ma, anche ammettendo l'idea della "trappola", ciò non vuol dire che DSK non abbia un vizietto che non è da strizzatine d'occhio, essendo reato... Io non sono suo complice (tra l'altro è pure direttore del FMI... Io aggiungerei la denuncia per genocidio a lui e a chiunque lo sostituisca...).

PS: Mi è piaciuto molto il tuo post precedente sull'argomento: "Allora un cazzo"... ;)

Riccardo Orlando ha detto...

Bellissima. Penso che quel libro finirà presto nel mio scaffale!

Luca Massaro ha detto...

Caro Valerio, innanzitutto grazie del tuo articolato commento.
Premetto che anch'io, in simili casi, d'istinto, prendo (quasi) sempre le difese della donna.
È vero: DSK ha come difensori dei principi del foro, ma anche la donna non scherza con Shapiro. Il giudice poi, se non erro, è una donna e quindi anche per questo così "dura" nei confronti dell'imputato.

Riguardo al sadomaso non so che dirti: prendo solo a prestito, sempre da quel libricino su menzionato, questa battuta:
"Il sadico è il masochista che applica la regola aurea", vale a dire il sadico è colui che fa agli altri ciò che vorrebbe fosse fatto a se stesso.
Peccato quindi che la presunta aggredita non abbia dato un bel calcio nei bassifondi al presunto aggressore, per rendere un'immediata pariglia e uno sputtanamento ipso facto.