giovedì 26 maggio 2011

Traduttori rivoluzionari

È molto probabile che, mentre Berlusconi gli parlava, Barack Obama pensasse davvero queste cose. Tuttavia, anche se così non fosse, confido molto che, successivamente, egli abbia chiesto delucidazioni ai suoi addetti stampa per sapere esattamente cosa cazzo volesse con quei discorsi farneticanti il presidente del consiglio italiano: una richiesta d'asilo in California?
Eppure basterebbe poco, in quei momenti, che personaggi minori dessero, in qualche modo, una svolta alla storia. Sarebbe bastato, cioè, che la traduttrice simultanea, visitata dal demone del Necchi, con «fantasia, intuizione, precisione e velocità di esecuzione», avesse tradotto
«Noi abbiamo presentato la riforma della giustizia e per noi è fondamentale, perché in questo momento abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra»
con
We presented the reform of justice and is crucial for us, because now I have to save my asshole.

2 commenti:

bag ha detto...

per quanto egli misconosca l'inglese, credo che "asshole" sia una delle poche parole che capisce al volo, quindi la traduttrice sarebbe rimasta scoperta

notizie del futuro ha detto...

Traduzione pertinente...